Polizia da Trantino: ‘Ecco come migliorare Catania’

Sindacato in municipio: 'Siamo pochi e in città imperversa il disagio'

CATANIA – Ieri pomeriggio una delegazione della segreteria provinciale del Sindacato italiano appartenenti polizia ha incontrato il sindaco di Catania Enrico Trantino. “La necessità del confronto – spiega il segretario Tommaso Vendemmia – è emersa a causa delle troppe dispersioni del personale delle forze dell’ordine in servizi di vigilanza delle strutture, anche istituzionali, frazionate nel territorio cittadino; una situazione che la città non può più permettersi. Ultimamente questa situazione ha assunto connotati particolarmente critici, considerando che il corpo della Polizia locale è ridotto al minimo e che ci troviamo in un periodo di massima allerta a causa del disagio sociale che imperversa nella città”.

Si è discusso della difficoltà legata ai mancati interventi strutturali negli uffici di proprietà della città metropolitana, come la sede del X Reparto mobile di corso Italia e il “carcere vecchio”, utilizzato come sede logistica e di supporto per le operazioni contro la criminalità organizzata. “Per rendere un’idea della gravità della situazione – dice il Siap -, quest’ultima struttura è chiusa per il 60% a causa di ambienti inagibili”. È stata anche sollevata la problematica dei reparti a cavallo e cinofili presso il boschetto Plaia, “una sede ancora non riqualificata e in stato di abbandono”.

È stato menzionato il progetto della cittadella della polizia, fermo da decenni, “che è una delle cause della frammentazione e dispersione dei più di 70 poliziotti impiegati nella vigilanza alle strutture”. Un altro punto trattato ha riguardato la questione relativa all’area ex-hub vaccinale in via Forcile, attualmente utilizzata come centro di raccolta e smistamento per migranti, assieme ai numerosi centri di accoglienza per minori disseminati in città. È stato evidenziato “l’inevitabile impatto che queste strutture hanno sul tessuto sociale etneo e sul contributo negativo alla percezione di sicurezza dei cittadini”.

Il Siap ha proposto al sindaco di valutare l’impiego delle guardie particolari giurate o dei militari per i presidi di sicurezza e le vigilanze ai tribunali e sedi istituzionali. “Questo permetterebbe di alleviare il carico di lavoro della polizia e dei carabinieri, consentendo così un aumento considerevole del numero di pattuglie in strada. Secondo una stima del sindacato, “una razionalizzazione delle vigilanze e dei presidi di sicurezza permetterebbe l’implementazione di ulteriori 20 pattuglie – solo per quanto riguarda la Polizia di Stato – che si aggiungerebbero a quelle già operative”.

Inoltre, si è proposto di incentivare la popolazione a reagire alla criminalità denunciando e segnalando ogni tipo di reato o situazione di potenziale pericolo, anche utilizzando – oltre alle procedure classiche come la chiamata al 112 o la denuncia nei posti di polizia – strumenti innovativi come “You Pol” o l’applicazione del Nue 112 “Where are U”, scaricabili gratuitamente su qualsiasi smartphone. Quest’ultima applicazione consente di attivare una funzione che permette all’operatore 112 di ascoltare in silenzio ciò che accade attorno al cittadino che attiva la procedura durante una potenziale aggressione, ricavare la posizione esatta della persona aggredita e inviare la pattuglia per intervenire.

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