‘Ne verremo fuori, ma ho già avvisato chi dovevo’

Grella: "Pretendiamo di più già in Coppa Italia. Il progetto va avanti. Il mercato? Soddisfatto, nessun cambio di rotta" VD 

Conferenza stampa del vicepresidente del Catania, Vincenzo Grella, alla vigilia della semifinale di ritorno della Coppa Italia di Serie C contro il Rimini, in programma mercoledì sera al Massimino (su Telecolor dalle 20 tre ore live con Diretta Stadio: collegamenti dal Massimino, analisi, le interviste post partita in anteprima e i vostri commenti via WhatsApp al numero 3427712855).

PROGETTO. “Pelligra arriverà domani e nei prossimi giorni con lui in conferenza stampa affronteremo meglio i temi legati al progetto societario e alla nostra voglia di continuare anche in un momento di difficoltà. In questa fase servono grande forza e passione. Passione che ho riscontrato nella città con il sold out per la gara di domani. Per me è un peso in più riguardo alle aspettative della piazza. Vogliamo rappresentare Catania con orgoglio, coraggio e con la volontà di fare le cose in un certo modo. Nel calcio, però, non sempre le cose vanno come si vorrebbe. Il presidente soffre per l’andamento della stagione. Con lui ho un rapporto trasparente, mai accampato scuse per la mancanza di risultati: mai parlato di arbitri, vento, pali o traverse. La semifinale con il Rimini, in ogni caso, non condizionerà il progetto del club: sarà il presidente a spiegarlo in modo più approfondito, ma di certo non ha cambiato minimamente idea. Non buttiamo per aria 20 mesi di lavoro. Un risultato negativo ci può solo trasmettere solo maggiore voglia di rimediare”.

RIMINI. “Vinciamo solo se siamo tutti uniti. La passione di questa città può travolgere tanti avversari. Anche noi dobbiamo mettere in campo quella passione. Abbiamo fatto di tutto per preparare al meglio il match organizzando pure un mini-ritiro. A livello tecnico individuale vedo che la squadra ha delle qualità, il gruppo sta cercando di ritrovarsi. Ora ci aspettiamo di più. Sono fiducioso, i ragazzi offriranno quella prestazione importante che servirà per vincere. Sogno una partita come quella contro la Juve Stabia, ho sensazioni positive. Di Carmine? Quando sta bene può fare la differenza. Si è sottoposto a terapie, penso che mercoledì sarà in campo. Non sarà una sfida facile, l’avversario vive un momento positivo, ma pagherei per giocare questa semifinale al posto dei nostri giocatori. Lucarelli avrà tutti gli effettivi a disposizione, sta a lui decidere chi schierare”.

MERCATO. “Sul mercato estivo abbiamo ingaggiato alcuni giocatori che poi si sono rivelati non adatti al nostro progetto. A gennaio, a mio parere, abbiamo inserito elementi di livello superiore, con personalità diversa, senza variare troppo il budget. Siamo rimasti in linea con quanto concordato in termini economici col presidente, sono contento di quanto fatto nella sessione invernale. Mi spiace per la mancanza di continuità di rendimento, siamo stati penalizzati pure da alcuni acciacchi. Cambio di rotta nelle strategie? Non abbiamo allestito una squadra solo per avere riscontri a breve termine, questo è un gruppo che con piccoli ritocchi può dare risultati negli anni. L’obiettivo resta la promozione. In questo momento quando guardo la classifica mi sento un po’ male, ma 30 punti in palio sono tanti e non vedo perché il Catania non debba incamerarne una buona parte. Errori? Se devo indicarne uno dico la preparazione estiva: non è stata fatta a dovere”.

REAZIONE. “Non riusciamo a rimontare se subiamo un gol? Le situazioni in gara non sono tutte uguali. A volte la reazione c’è stata, altre no. Ma i ragazzi e l’allenatore hanno le armi per modificare l’esito di una partita. Chi lavora in questo club non si può abbattere per una sconfitta. So che prima o poi verremo fuori da questo momento negativo. In via privata ho già parlato con chi dovevo, sanno come la penso. Ho già mandato un avviso, non ce ne potranno essere altri. Posso comprendere l’errore tecnico, non errori nei comportamenti. La squadra sta giocando al di sotto delle sue capacità, la società pretende che si alzi il livello delle prestazioni”.

IMPIANTI. “C’è qualche difficoltà, lo sapete, ma avere lo stadio a disposizione è un grande vantaggio. Il Massimino ha la sua magia. So anche io che avere dieci campi a disposizione sarebbe meglio, ma al momento bisogna usare bene quello che c’è. Non vorrei utilizzare la carenza di impianti come scusa. Torre del Grifo? Conosciamo bene pregi e difetti, costi e difficoltà di gestione: il presidente li tiene nella debita considerazione perché il conto poi lo paga lui”.

LUCARELLI. “Il fatto che non abbia parlato dopo la gara di Taranto è stata una sua scelta. Ne abbiamo discusso insieme, sa quanto ci tengo a certi comportamenti. Ha il mio pieno appoggio, non lo abbandono, ma sa come la penso su certe cose. Deve concentrarsi sul campo”.

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