Cento euro per riparare la protesi: 3 arresti a Palermo

Due medici e un infermiere dell'Asp che si costituirà parte civile NOMI 

PALERMO – Sono dipendenti dell’Asp di Palermo in servizio in via Giuseppina Turrisi Colonna i tre sanitari arrestati dai carabinieri. Si tratta dell’odontoiatra Giuseppe Guiglia di 53 anni, l’odontotecnico Sebastiano Lanza di 56 anni e Massimo Vito Salvatore Cumella, infermiere di 51 anni. I carabinieri di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari con contestuale sospensione dell’esercizio di pubblico servizio, emessa dal Gip di Palermo nei confronti di tutti e tre indagati, in concorso, del reato di concussione.

Le indagini hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari nei confronti dei tre che, abusando della loro qualità di incaricati di pubblico servizio, avrebbero preteso da un’anziana paziente la consegna di 100 euro in contanti per l’erogazione di una prestazione che la donna avrebbe, invece, dovuto ricevere gratuitamente. Grazie alle indagini, scattate subito dopo la denuncia presentata dalla donna, è stato possibile recuperare le banconote che la paziente era stata costretta a corrispondere ai tre operatori sanitari per ottenere la riparazione della propria protesi dentaria.

“L’Asp di Palermo si costituirà parte civile nei procedimenti a carico dei 3 operatori del presidio territoriale di assistenza Biondo arrestati dai carabinieri”. Lo ha detto il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria, Daniela Faraoni, che ha aggiunto: “Se le accuse dovessero essere confermate, ci troveremmo di fronte ad un aberrante sistema di malaffare. Saranno attivati, immediatamente, i procedimenti disciplinari del caso – ha concluso il Commissario straordinario dell’Asp – riservandoci di agire in tutte le sedi competenti”.

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