Viaggi dall’Africa a Paesi Ue: ordinanze per 25

Inchiesta della Procura di Catania per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

CATANIA – La Polizia di Stato ha eseguito tra Sicilia, Liguria, Lombardia, Piemonte e Lazio un ordine di custodia cautelare nei confronti di 25 extracomunitari (tra guineani, ivoriani e maliani) ritenuti i componenti di un’organizzazione criminale che si occupava in cambio di denaro di organizzare ai migranti il viaggio dal loro Paese d’origine fino arrivare ai Paesi dell’Unione europea, in special modo la Francia. L’ipotesi di reato è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli agenti hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catania. La Squadra Mobile di Catania ha collaborato con i colleghi di Genova, La Spezia, Milano, Pavia, Torino e Viterbo. Otto le persone finite in manette; a undici il provvedimento è stato notificato in carcere. Sei persone sono riuscite a sfuggire all’arresto e ora sono ricercate.

Le indagini erano sfociate nell’emissione del decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura etnea ed eseguito il 19 aprile scorso in diverse parti d’Italia. Dopo le convalide avvenute in diverse città italiane, il Gip di Catania ha sollevato un conflitto di competenza presso la Corte di Cassazione, che ha determinato la competenza dell’Ufficio del Gip di Catania, che ora ha emesso le ordinanze di custodia cautelare in carcere. Le indagini hanno preso avvio dalla vicenda relativa a una minorenne straniera non accompagnata arrivata il 25 gennaio del 2021 nel porto di Augusta, in provincia di Siracusa, che è riuscita ad arrivare in Francia seguendo le indicazioni di una donna che in Libia le si era presentata come sorella di un uomo che in Italia si occupava di far completare il lungo viaggio dal Paese di origine sino alla Francia passando per l’Italia. Secondo quanto accertato le migranti di sesso femminile in alcuni casi, oltre al pagamento in denaro, corrispondevano prestazioni sessuali, anche quando viaggiavano con figli minori.

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