Sciolto per mafia il Comune di Palagonia

Il sindaco: "Peggior epilogo possibile". Tre comuni al voto il 22 e 23 ottobre

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione delle accertate forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione locale, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Palagonia , nel Catanese e l’affidamento della gestione del Comune a una commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.

“Apprendo che il Consiglio dei ministri di ieri ha deliberato lo scioglimento delle cariche elettive del nostro comune, da questo momento decado io come sindaco, tutti i membri della Giunta e il Consiglio comunale – commenta il sindaco Salvatore Astuti -. Le cariche istituzionali saranno rappresentate, per 18 mesi, da una commissione nominata appositamente che probabilmente già domani si insedierà con i poteri di sindaco, Giunta e Consiglio. Quando ho intrapreso l’esperienza da sindaco, tutto avrei potuto pensare nella vita, ma mai che mi sarei trovato a dare una notizia del genere. Scioglimento per infiltrazioni mafiose. Commentare oggi, comunque, senza aver letto le motivazioni che hanno portato a questa drastica soluzione, sarebbe, da parte mia, operazione di patetica presunzione”.

“Aspettiamo di leggere quanto è stato rilevato e a carico di chi è stato rilevato, così che ognuno di noi possa trarre le proprie conclusioni. E’ senz’altro una brutta pagina per la città e il peggiore epilogo possibile, di questa esperienza politica. Vorrei – conclude il primo cittadino – in questo mio ultimo post da sindaco, ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e supportato nel corso di questa esperienza politica. Sono grato per l’opportunità che mi è stata data di servire la nostra comunità e porterò sempre con me i ricordi e gli insegnamenti di questo percorso”.

I Comuni di Bolognetta e San Giuseppe Jato, nel Palermitano, e di Calatabiano, nel Catanese, sciolti per infiltrazioni mafiose e attualmente gestiti da commissioni prefettizie, andranno al voto il 22 e 23 ottobre prossimi. La data è stata individuata dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina. tenendo conto della normativa nazionale secondo cui le funzioni commissariali debbano concludersi nel secondo semestre di quest’anno e che le elezioni si possano tenere in un arco temporale compreso tra il 15 ottobre e il 15 dicembre. “Una tornata elettorale straordinaria fissata nel minor tempo consentito dalla legge – spiega l’assessore Messina – affinché i tre Comuni, in cui le condizioni di convivenza civile erano state turbate da gravi ingerenze mafiose, possano tornare ad amministrarsi da soli. Il mio auspicio è che, dopo l’esperienza vissuta, le comunità locali sappiano riappropriarsi della loro vita amministrativa selezionando con cura la classe politica cui affidare il governo della cosa pubblica”.

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