Fontanarossa, al via bonifica Terminal A

Caos nell'aeroporto catanese, ok a utilizzo di Sigonella. Palermo riapre ai voli: "Ma solo 15"

CATANIA – E’ stato autorizzato l’accesso al Terminal A dell’aeroporto di Catania per “avviare le operazioni di bonifica e consentire il ripristino delle operazioni di volo nel più breve tempo possibile”. Lo rende noto la Sac, società che gestisce lo scalo, sottolineando che gli interventi saranno “realizzati senza soluzione di continuità per attenuare i disagi dei passeggeri”. La società, in una nota, “ringrazia tutte le autorità ed enti di Stato coinvolti che, lavorando senza sosta, hanno compiuto le attività necessarie per superare prontamente questa fase delicata”.

SALVINI: “DISPONIBILE A SUPPORTO TECNICO E ISPETTORI”. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, conferma massima collaborazione ai presidenti della Regione Siciliana e della Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania, dopo il rogo che ha interessato lo scalo. In particolare, pur ricordando che il Mit non ha competenza diretta, Salvini è disponibile a offrire supporto tecnico – anche attraverso ispettori in coordinamento con Enac – per approfondire l’accaduto e accelerare le procedure di riapertura. E’ quanto si legge in una nota del Mit sottolineando che “la determinazione di Salvini è confermata anche dall’incontro, organizzato ieri, per fare il punto della situazione su aeroporti come quello di Reggio Calabria che assorbiranno parte del traffico aereo rimasto orfano del capoluogo etneo”.

AUTORIZZATO UTILIZZO DI SIGONELLA. Per fare fronte all’emergenza aeroporto di Catania, dopo il rogo del 16 luglio scorso nel Terminal A che ha comportato la chiusura almeno fino a lunedì prossimo, potrà essere utilizzato lo scalo dell’aviazione militare italiana di Sigonella. Lo ha reso noto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che ieri sera ha chiamato il ministro della Difesa. Guido Crosetto ha informato il governatore “circa la possibilità dell’uso dello scalo militare” come era accaduto durante l’emergenze cenere vulcanica dell’Etna.

“Ieri sera – afferma Schifani – ho chiesto la possibilità dell’utilizzo dello scalo dell’aeroporto militare di Sigonella, dopo aver rappresentato il grave stato di criticità in cui si trova il sistema aeroportuale siciliano a seguito della ridottissima attività dello scalo di Fontanarossa. Il ministro, dopo le dovute consultazioni, ha dato l’ok”. È prevista oggi una riunione operativa tra il comandante italiano della base di Sigonella e il direttore che gestisce dell’aeroporto di Catania. Secondo le prime informazioni l’ipotesi è quella di effettuare il check in dei passeggeri a Fontanarossa, i quali saliranno a bordo di autobus diretti a Sigonella, dove poi decolleranno gli aerei di linea. Lo stesso avverrà, con la procedura inversa, per i voli di ritorno a Catania. Una misura simile fu adottata già nel 2012.

PALERMO RIAPRE AI VOLI, MA SOLO 15. “Oggi abbiamo ribadito ad Enac i motivi che ci hanno portato a ridurre drasticamente i voli dirottati da Catania. In questi giorni abbiamo avuto una media di 8 mila passeggeri da Catania. Troppi per il nostro scalo ha avuto un aumento di passeggeri in questi mesi estivi. I primi giorni ci sono stati i titoli sui giornali con i bivacchi e i disservizi, non possiamo dare quest’immagine dello scalo palermitano dopo quanto è stato fatto in questi anni. Per domani sono previsti solo 15 voli in più. Nei prossimi giorni valuteremo anche alla luce del personale di terra che arriverà da Catania. Solo con più lavoratori è possibile pensare a un aumento di voli sempre contenuto”. Così Natale Chieppa, direttore generale Gesap, che ha incontrato l’Enac in merito alla nota della società di gestione dell’aeroporto di Punta Raisi che ha fatto infuriare anche il presidente della Regione Renato Schifani.

La chiusura dello scalo palermitano ai voli dello scalo di Catania avrebbe aggravato l’emergenza che si è venuta a creare dopo l’incendio nel Terminal dello scalo di Catania. “Abbiamo confermato la nostra disponibilità accogliendo da domani 15 voli – aggiunge Chieppa – ma non possiamo creare disagi e disservizi ai passeggeri dello scalo Falcone e Borsellino. Abbiamo avuto incontri anche con le compagnie aeree e cercato di trovare un’intesa per potenziare i servizi a terra a Palermo. In questi giorni abbiamo avuto momenti di sofferenza con 70 voli in più. Abbiamo deciso di mettere un punto per cercare di programmare interventi per rendere la permanenza dei passeggeri a Palermo la più serena e piacevole, non come successo in questi giorni”.

“I 15 voli che domani arriveranno o partiranno da Palermo riprogrammati dallo scalo catanese sono slot già programmati 3 giorni fa e non si potevano annullare. Da domani se non ci sarà nuovo personale handling non raccoglieremo altri voli”, ha aggiunto Chieppa. “Con le alte temperature di questi giorni i dipendenti della Gh, la società che gestisce i servizi a terra dello scalo sono allo stremo – aggiunge il direttore generale – i sindacati lo hanno ribadito con più note. Non possiamo non comprendere le giuste rivendicazioni dei lavoratori”.

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