‘Avvelenati, ma nessuna allusione al Ragusa’

Dopo le minacce di querela la precisazione del Real Aversa

NAPOLI – “Nessuna allusione al Ragusa Calcio”, che non avrebbe dunque “legittimazione soggettiva ad adire le vie legali”. È la risposta del Real Aversa a firma di Mario Griffo, avvocato del club casertano di serie D di proprietà del principe Emanuele Filiberto di Savoia. Una controreplica che arriva il giorno dopo le accuse choc lanciate dal principe di casa Savoia, che in riferimento al match di domenica perso per 6-0 dal suo Real Aversa a Ragusa, aveva detto che la squadra era stata “avvelenata”; parole che il Ragusa aveva bollato nella risposta ufficiale come “deliranti”, tanto da preannunciare querela.

Nella controreplica, l’avvocato Griffo sollecita “una accorta rilettura del testo del comunicato nel tentativo, vacuo, di scorgere un solo riferimento lesivo dell’onore e della reputazione dei responsabili della compagine calcistica ragusana”. “Di ben altro tenore – aggiunge Griffo – le allusioni dedicate alla struttura alberghiera e all’Asp di Ragusa. Non è un caso che la magistratura inquirente abbia già adottato le iniziative deputate alla individuazione dei responsabili di quanto verificatosi e non è, altresì, un caso che attualmente diversi calciatori del Real Agro Aversa, con membri dello staff, siano allocati presso diversi nosocomi della Campania”. Altra circostanza che Griffo solleva riguarda i medici che hanno soccorso i giocatori del Real Aversa all’ospedale di Ragusa, uno dei quali, la dottoressa Alessia Lauretta, medico sociale dell’Asd Ragusa.

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