Stelle Michelin: due (più una) a Taormina

Ecco quali ristoranti siciliani conquistano il riconoscimento. Tre stelle a Cannavacciuolo

C’è il St. George by Heinz Beck di Taormina tra i quattro ristoranti italiani che nella guida Michelin Italia 2023 hanno ottenuto il riconoscimento delle due stelle Michelin. Tutti gli chef premiati sono under 35. Gli altri tre sono a Roma, che ottiene una doppietta, e in provincia di Asti. Quattro i locali siciliani che conquistano una stella: Principe Cerami (Taormina), Limu (Bagheria), I Tenerumi (Vulcano) e il Mec restaurant (Palermo).

“Bello, bello, bello. Prendere le stelle Michelin è sempre meraviglioso, ma quello di oggi per me è un doppio premio – dice Beck, chef tedesco trapiantato in Italia -. Confermate le tre stelle Michelin per la Pergola a Roma, e arrivano due stelle per il St. George by Heinz Beck a Taormina. Per me vale doppio, un sogno, perché mia moglie è siciliana e la dieta mediterranea coi sapori e gli ingredienti siciliani è sempre stata una buona amica”. 

Un solo ristorante è un nuovo tristellato: è Villa Crespi della star televisiva Antonino Cannavacciuolo, a Orta San Giulio. “Un progetto partito 20 anni grazie a mia madre – ha detto lo chef visibilmente emozionato -. Oggi è un grande giorno. Faremo nuove aperture soprattutto con i giovani chef. E’ un’emozione unica”. Undici i ristoranti italiani che, secondo il giudizio degli ispettori della “rossa”, si vedono confermate le tre stelle: oltre alla new entry Villa Crespi, Piazza Duomo a Alba (Cuneo), Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), St. Hubertuso a San Cassiano (Bolzano), Le Calandre a Rubano (Padova), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila), Mauro Uliassi a Senigallia (Ancona), e Enrico Bartolini al Mudec a Milano.

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