Caltagirone, attivo centro per le demenze

di Nuccio Sciacca. I disturbi cognitivi sempre più frequenti anche come postumi del Covid-19

Nel nostro Paese i Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (Cdcd) sono presenti in numerosi ambiti territoriali delle Aziende sanitarie e svolgono i propri interventi rivolti a persone con disturbi neuro cognitivi degenerativi, come l’Alzheimer, e ai loro familiari. Le difficoltà cognitive, lo ricordiamo, sono oggi di particolare attualità perché tra gli effetti del Long Covid, i postumi della malattia, ci sarebbe anche la perdita di memoria. Secondo una nuova ricerca, molte persone che si sono riprese dall’infezione stanno affrontando un deterioramento cognitivo a più di sette mesi di distanza. Questi disturbi possono manifestarsi attraverso svariati profili e livelli di compromissioni: dalla difficoltà a prestare attenzione alla graduale perdita di memoria, all’alterazione del linguaggio fino al disorientamento spaziale e temporale. Senza dimenticare l’alterazione della funzionalità nelle normali attività di vita quotidiana e i cambiamenti nella sfera psico-comportamentale.

Ecco perché nel Calatino risulta importante l’attività, avviata da poco più di un mese, dal Cdcd dell’ospedale di Santo Pietro. Il servizio afferisce all’Unità operativa Centro Alzheimer Psicogeriatria del Dipartimento di Salute mentale (Dsm) e, nel distretto calatino, integra l’offerta sanitaria specialistica con quella erogata dall’ambulatorio di Alzheimer dell’UOC di Neurologia dell’ospedale Gravina di Caltagirone. Operativi presso il Cdcd un ambulatorio e un Centro diurno demenze. Secondo Mario Santagati, responsabile dell’UO Centro Alzheimer Psicogeriatria “l’esperienza maturata in questi anni presso il Centro Alzheimer di Caltagirone è pienamente valorizzata e il Centro di Santo Pietro risponde naturalmente a una domanda assistenziale più ampia rispetto a quella del Calatino. Tutte le strutture dell’Asp, delle Aziende Ospedaliere, del privato accreditato e del privato sociale, possono, inoltre, suggerire eventuali inserimenti tramite richiesta da parte del responsabile della struttura, o del medico di famiglia, ai Centri per disturbi cognitivi e demenze territoriali”.

Il Centro eroga prestazioni sanitarie a favore di soggetti con disturbi cognitivi anche under 65 e soggetti over 65 anni al primo episodio di disturbo psichiatrico (primo accesso ai Servizi). L’equipe multidisciplinare che vi opera è formata da psichiatri, psicologi e tecnici della riabilitazione psichiatrica. Il Centro promuove anche campagne di prevenzione primaria e secondaria, attività di ricerca e corsi di formazione e sensibilizzazione per medici di medicina generale, operatori del settore e caregivers.

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