E’ morto Di Marzio, portò il Catania in A

Fu il tecnico dei 40 mila all'Olimpico, rimase sempre legato alla città (foto Galtieri). Il messaggio del Palermo

CATANIA – All’età di 82 anni si è spento Gianni Di Marzio, storico artefice della promozione in Serie A del Catania nella stagione 1982/83. Il tecnico dei 40 mila all’Olimpico: il popolo rossazzurro lo ha sempre ricordato così. Indimenticabile quel 25 giugno 1983, quando il pareggio senza reti contro la Cremonese regalò il salto di categoria e una gioia immensa a quanti vissero quella memorabile giornata romana. Di Marzio, napoletano di nascita, ha sempre mantenuto un rapporto speciale con Catania. Amava Napoli, ma anche la città etnea, dove è cresciuto pure il figlio Gianluca, e Acicastello. Ed è stato proprio Gianluca ad annunciarne la morte: “E ora chi glielo dice a Diego (Maradona) che potrai finalmente allenarlo per sempre?”.

Il Calcio Catania esprime cordoglio per la scomparsa di mister Di Marzio: “Ci lascia Gianni Di Marzio, che guidò i rossazzurri alla promozione in Serie A nel 1983: con la sua passione intrisa di saggezza calcistica, con la sua competenza e il suo carisma, l’allenatore, nato a Napoli nel 1940, seppe creare un gruppo fortissimo e un’atmosfera indescrivibile nella sua bellezza, che rese ancor più forte una squadra capace di entrare prepotentemente e per sempre nel cuore dei tifosi. Esprimiamo immensa gratitudine: mister Di Marzio, protagonista della nostra storia, ha amato profondamente Catania, il Catania e i catanesi, amici mai dimenticati anche a distanza di decenni dalla splendida impresa sportiva compiuta allo stadio Olimpico di Roma. In vista della gara con il Catanzaro, in programma domenica 30 gennaio, il Calcio Catania ha richiesto alla Lega l’autorizzazione ad apporre una fascia in segno di lutto al braccio dei calciatori e ad osservare un minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio”.

Anche il presidente Dario Mirri “e tutta la famiglia del Palermo Fc piangono la scomparsa di Gianni Di Marzio, allenatore rosanero nella stagione 1991-1992 e grande uomo di sport, profondamente legato alla Sicilia e alla sua gente”. Di Marzio era stato anche consulente, ma soprattutto amico, dell’ex patron Maurizio Zamparini che lo volle accanto a lui nel 2016 per provare a raggiungere la salvezza in Serie A. L’obiettivo fu centrato all’ultima giornata dopo una rimonta che resta ancora nel ricordo dei tifosi rosanero.

Di Marzio è stato prima giocatore (un mediano di talento, ma i troppi infortuni lo costringono a lasciare presto il calcio giocato) e poi negli anni 70 un allenatore di successo: fu lui a portare il Catanzaro in serie A nel ’76, per poi passare l’anno successivo sulla panchina del Napoli, che guidò a una finale di Coppa Italia, persa contro l’Inter. Nel 1977, in Argentina, scoprì il giovanissimo Diego Armando Maradona e lo segnalò al presidente Corrado Ferlaino ma l’operazione non fu possibile perché le frontiere erano chiuse. Con il Pibe de oro conservò sempre uno splendido rapporto. Poi, altre panchine. Quella del Genoa in B nel ’79, del Lecce sempre tra i cadetti dall’80 all’82, e la storica promozione in A col Catania nell’83. E poi il Padova, il Cosenza, portato fino alla B nell’88 per una promozione attesa da 24 anni. La chiusura da allenatore al Pamerlo, nel 1992. Una carriera che gli è valsa per due volte il premio Seminatore d’oro, assegnato al migliore allenatore della stagione di ogni categoria e che successivamente ha preso il nome di Panchina d’oro: il primo per l’annata 1971-1972 con la Nocerina in Serie C e il secondo come allenatore del Catanzaro in Serie B nell’anno 1975-1976. Ma non finì lì.

Terminata la carriera di allenatore, Di Marzio è stato manager di numerose società, tra cui il Venezia di Zamparini che conquistò la promozione in serie A. Si sarebbe poi dedicato all’attività di osservatore, segnalando un giovanissimo Cristiano Ronaldo in Portogallo. Opinionista televisivo e radiofonico, appariva spesso nei programmi delle emittenti napoletane: con la sua città aveva sempre conservato un rapporto strettissimo. Tra i primi a ricordarlo l’amico Claudio Ranieri. “Addio Gianni, sei stato il mio allenatore per 5 anni e mio grande amico per tutta la vita: se sono allenatore lo devo a te – ha detto da Londra il tecnico del Watford già allenatore tra le altre di Juve, Roma e Leicester con cui ha vinto a sorpresa la Premier League – Ora posso solo condividere il dolore di questa tua ultima notizia con Tucci e Gianluca. Mi mancherai, tantissimo”. I funerali di Gianni Di Marzio si svolgeranno martedì prossimo, alle 15, nel Duomo di Padova.

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