Sigi a piccoli passi

L'apertura di alcuni soci, il ruolo di Nicolosi, l'ipotesi di un versamento parziale: la situazione

Un’altra riunione, un altro giorno di attesa. Mentre il conto alla rovescia verso il 2 gennaio procede, nel pomeriggio si è tenuto un nuovo incontro dei soci Sigi. 

A fronte della richiesta del versamento di 600 mila euro nelle casse del Calcio Catania, saldo di un debito nei confronti nel club rossazzurro che il tribunale ha posto come condizione imprescindibile per valutare il prolungamento dell’esercizio provvisorio, una parte dei soci ha confermato la propria disponibilità, già espressa nell’incontro del giorno precedente, a intervenire.

Continuano a mancare, però, riscontri concreti da parte di Gaetano Nicolosi, poco propenso a utilizzare il criterio pro quota. L’azionista di maggioranza avrebbe fatto filtrare qualche segnale di apertura legato a una contribuzione, ma il tempo stringe e reclama fatti. 

Sul tavolo, preso atto della difficoltà a reperire l’intera somma, c’è anche l’ipotesi di effettuare un versamento parziale, bastante per garantire la prosecuzione dell’attività per almeno un mese: la cifra, come da relazione dei Ctu, dovrebbe ammontare come minimo a 240 mila euro. Una formula che comunque deve fare i conti con tempi ristrettissimi e passa dall’approvazione della curatela fallimentare.

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