Sigi: cambia lo statuto, mancano gli stipendi

Modificato il sistema di voto, più potere decisionale a Nicolosi (f. Galtieri). Ma i giocatori del Catania aspettano ancora gli arretrati

Cambia lo statuto, ma gli stipendi non ci sono ancora. L’assemblea dei soci Sigi tenutasi ieri come da programma ha portato alla cancellazione dell’articolo 8 dello statuto, che definiva una soglia massima del 30% relativamente al potere di voto di ogni singolo socio anche qualora il capitale versato fosse stato superiore a tale percentuale.

Adesso il meccanismo diventa pro quota, il che porta l’azionista di maggioranza, Gaetano Nicolosi, a una soglia di poco inferiore al 50% anche in assemblea e quindi a un maggiore potere decisionale, oltre che a responsabilità superiori.

Nulla di fatto, invece, per la nomina del nuovo Cda, che continua quindi a essere guidato da Giovanni Ferraù, e di un nuovo amministratore unico nel Calcio Catania, ruolo che rimane a Nico Le Mura.

Intanto, i giocatori, dopo la messa in mora del club la scorsa settimana, restano in attesa degli stipendi arretrati. Sigi aveva indicato nello scorso mercoledì la scadenza per un nuovo pagamento, ma sinora nulla è accaduto. Il tempo passa e i 20 giorni dopo i quali i tesserati potranno rivolgersi al collegio arbitrale per chiedere la risoluzione del vincolo contrattuale scadranno l’11 novembre. Il futuro del Catania resta in bilico.

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