Don Turi, 67 anni sull’Etna

La guida alpina Salvatore Ragonese sul vulcano è una leggenda FOTO

Salvatore Ragonese, don Turi per gli amici, è una guida dell’Etna, una sorta di mito per gli appassionati dell’altura catanese. Alpino, classe 1939, risale la “sua” montagna da ben 67 anni, da quando per la prima volta nel 1954 mise piede sull’orlo del cratere centrale, e da allora è stata una vita vissuta per l’Etna.

Don Turi è conosciuto nell’ambiente come “Il camoscio dell’Etna”, nomignolo più che appropriato per uno che a 83 anni suonati riesce ancora, con il proprio passo relativamente lento e costante, a salire in vetta al vulcano a oltre 3.300 metri.

In più di mezzo secolo ha visto l’Etna sotto tutti i punti di vista, anche i meno piacevoli. Come il 12 settembre 1979, quando era da pochi minuti sceso dal cratere con un gruppo di turisti e tutto a un tratto quella che sembrava essere una normalissima giornata si è trasformata in un vero e proprio inferno. Un boato cupo, poi un violento sbuffo: la Bocca Nuova ha espulso con violenza blocchi di materiale di notevoli dimensioni che sono ricaduti come una pioggia.

(foto di Giò Giusa)

Ragonese e uno dei suoi figli erano qualche centinaio di metri più sotto assieme al loro gruppo. Ne sono usciti tutti incolumi, ma sono stati 9 i morti e 23 i feriti tra gli escursionisti che si trovavano più in alto.

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