CATANIA – “E’ andata benissimo rispetto a quello che poteva accadere, ma c’è una zona rossa che continua a rimanere tale per un tempo assolutamente indeterminabile, perché oltre alla palazzina crollata ce ne sono tante altre che hanno i solai implosi”. L’annuncio è del sindaco di Catania, Enrico Trantino, durante la conferenza stampa tenuta a Palazzo Minoriti insieme al prefetto Maria Carmela Librizzi sull’esplosione e il crollo di una palazzina nella zona di Trappeto Nord, nel quartiere San Giovanni Galermo.
“Il numero di famiglie da assistere non è ancora ben definito – ha detto Trantino – a noi, per adesso, ne risultano tredici che richiedono assistenza per 72 persone, ma quelle censite dall’Iacp all’interno della zona rossa sono 32, un’area individuata dal perimetro compreso tra via Gualandi numeri dispari da 1 a 23 e via Carmelo Salanitro 2,4 e 1G, e troveranno ospitalità a carico del Comune. Dalla Regione ci hanno garantito che avrebbero portato in giunta la possibilità di attivare il Contributo autonomo per sistemazione, un assegno mensile della durata di due mesi, da destinare alle famiglie che non hanno più autonomia dell’alloggio”. Bisognerà aspettare ancora 4-5 giorni, invece, per la ripresa della fornitura di gas alle oltre ventimila persone di Catania, in quanto i controlli accurati in corso di effettuazione richiedono più tempo del previsto.
Il prefetto Librizzi ha aggiunto che “sono stati valutati gli aspetti di carattere tecnico per il ripristino dell’energia elettrica e della rete del gas”. “Delle 1.059 utenze Enel disattivate soltanto meno di 20 non saranno riattivate. Un dato estremamente positivo – ha continuato -. Sulla rete gas continueranno i lavori di valutazione per verificare la tenuta delle condotte. Gli interventi proseguiranno per una maggiore sicurezza degli abitanti”.
Intanto, prosegue il lavoro di monitoraggio, messa in sicurezza, rimozione delle macerie e recupero beni di prima necessità nelle case al momento inagibili. Al momento stanno operando complessivamente 45 vigili del fuoco con sei squadre operative, personale del nucleo biologico chimico radiologico, dell’urban search and rescue, del movimento terra del gruppo operativo speciale e addetti al posto di comando avanzato per la funzione di coordinamento, con l’utilizzo di un comando locale ed il supporto dell’unità topografia applicata al soccorso.
Nel frattempo, è psicosi da fuga di gas a Catania. Il dato è confermato dai vigili del fuoco del comando provinciale dove “le chiamate per sospette fughe di gas, in questi ultimi due giorni, sono aumentate in maniera esponenziale e spesso sono falsi allarmi”. L’ultimo caso nel rione Pigno di Catania dove è stata registrata una fuga accidentale di gas subito risolta dai vigili del fuoco senza conseguenze.