Come risponde il Sistema Sanitario a inchieste, reportage, scoop (veri o presunti)? Che ruolo hanno i direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere che quotidianamente, accanto ai problemi non indifferenti di tipo sanitario e amministrativo, devono essere anche pronti ad intervenire su improvvisi eventi mediatici scatenati da episodi che si verificano all’interno delle strutture che governano? A Roma ne discutono giornalisti, comunicatori, social media manager e tutta una schiera di professionisti del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico, ma non solo, che affianca direzioni strategiche e colleghi nella risposta ai bisogni di salute delle comunità.
Federsanità ha chiamato a raccolta, per il terzo anno, gli “Stati Generali della Comunicazione per la Salute” con l’obiettivo di mettere a fuoco un argomento delicatissimo e prezioso perché scegliere di fare comunicazione per la salute significa, in fondo, scegliere la cultura della salute. Al talk di apertura ha partecipato il coordinatore dei manager sanitari di Federsanità per le Isole e direttore generale dell’Arnas Garibaldi, Giuseppe Giammanco (nella foto con il direttore sanitario Mauro Sapienza).
“Chi si occupa di comunicazione, e lo fa per definizione – hanno spiegato gli intervenuti provenienti da ASL, Aziende ospedaliere, universitarie e di alta specializzazione – mette in comune saperi, valori, professionalità, integrando la sanità, in termini di governance, di cui si occupano le strutture sanitarie, con la promozione della salute, ovvero quella che le istituzioni fanno insieme e che produce risultati se costruita fianco a fianco con i Comuni, la Scuola, il Terzo settore, la Comunità. È quella che crea valore se radicata nei territori, anche attraverso l’advocacy e la potenza pervasiva dei media”.
Nel contesto odierno, la comunicazione in sanità gioca un ruolo cruciale nel plasmare le percezioni pubbliche, influenzare i comportamenti e promuovere una cultura di prevenzione e benessere. Tuttavia, la crescente diffusione anche di notizie distorte e informazioni incomplete stanno generando una narrazione del funzionamento del nostro Ssn spesso imprecisa. Questo può portare ad un atteggiamento di sfiducia nelle istituzioni sanitarie, cattiva informazione e scelte sbagliate da parte dei cittadini.
Con questo convegno Federsanità intende avviare, in sinergia col mondo della comunicazione e del giornalismo, una vera e propria contro narrazione, una comunicazione che vada oltre la superficie, che sia basata su fatti verificati, trasparenza e un approccio costruttivo che metta al centro la buona sanità, i progressi scientifici, la centralità della salute e valorizzi la rete dei professionisti che vi lavorano.