Catania, fine della corsa

dal nostro inviato Marco Carli. I rossazzurri si fermano a 7' dalla semifinale. Buon primo tempo con vantaggio di Cianci, nella ripresa il ribaltone dell'Avellino. Zeoli commosso nel post partita

Fine dell’avventura per il Catania. La squadra di Zeoli si congeda dai playoff con grande rammarico. I rossazzurri si arrendono a 7 minuti dal passaggio del turno, castigati dal gol del 2-1 di D’Ausilio che restituisce la qualificazione all’Avellino. Peccato, perché gli etnei avevano chiuso in vantaggio il primo tempo, interpretato al meglio, e mantenuto il pass per le semifinali, pur calando, per larga parte della ripresa.

Zeoli non snatura la formazione che aveva fatto bene nella sfida d’andata inserendo solo Ndoj al posto del febbricitante Zammarini. Proprio il numero 6 dei rossazzurri trova il cross vincente nella fase iniziale della prima frazione: Cianci conferma il suo grande momento fiondandosi come un rapace sul pallone e indirizzandolo in rete (foto Catania Fc Facebook). L’esultanza coinvolge i soli 33 tifosi catanesi presenti a causa delle restrizioni e tutta la panchina etnea. Il parziale dice 2-0 per gli uomini di Zeoli, che ci credono fortemente anche perché nella prima frazione di gioco imbrigliano alla perfezione il tridente offensivo schierato da Pazienza, formato da Gori, Sgarbi e Patierno.

I problemi arrivano nella ripresa quando i cambi fanno la differenza. L’allenatore degli irpini rende più equilibrata la sua squadra con gli inserimenti di Russo, Ricciardi e Marconi. Sarebbe prezioso reggere i primi minuti, ma i rossazzurri non ci riescono. Un cross dalla destra smanacciato non al meglio da Furlan e allontanato al limite dell’area arriva sui piedi di Liotti che infila all’incrocio: 1-1.

Zeoli, a corto di cambi in mediana, fa di necessità virtù e inserisce Kontek (non al meglio) e Sturaro (al rientro) oltre a Marsura, Costantino e Celli. L’Avellino continua a premere, ma il Catania sembra resistere pur pungendo poco (a metà frazione Cianci si presenta davanti a Ghidotti venendo fermato dal portiere di casa: la bandierina del guardalinee resta giù facendo proseguire l’azione, ma il Var avrebbe annullato tutto per fuorigioco).

A sette minuti dalla fine, però, gli irpini trovano il gol della vittoria. Cross dalla sinistra, rimpallo su Quaini e sfera che arriva sul sinistro di D’Ausilio, autore di conclusione potente su cui Furlan non può nulla.

Il Catania ci prova ma non ha le forze né gli uomini giusti per rimetterla in piedi. Finisce 2-1 per l’Avellino, che sfrutta lo status di testa di serie per superare il turno. I rossazzurri escono a testa alta dopo aver onorato i playoff. Zeoli si congeda commuovendosi ai nostri microfoni nel post partita di Diretta Stadio, su Telecolor.

Passata l’amarezza, sarà subito tempo di futuro. Alla dirigenza il compito di creare un Catania che, dopo una stagione travagliata con una Coppa Italia vinta ma anche con 21 sconfitte in totale, riparta magari dalla compattezza dell’ultimo periodo e che possa competere al meglio per il raggiungimento dell’obiettivo: riportare i colori rossazzurri in alto.

AVELLINO-CATANIA 2-1
Avellino (4-3-1-2): Ghidotti; Cancellotti (36′ st Ricciardi), Rigione, Frascatore, Liotti (25′ st Marconi); De Cristofaro (36′ st Dall’Oglio), Armellino, D’Ausilio; Sgarbi (40′ st 26 Cionek); Gori (25′ st 10 Russo), Patierno. A disposizione: 1 Pane, 12 Pizzella; 60 Llano, 13 Mulè, 3 Tito; 8 Lores Varela, 6 Palmiero, 33 Pezzella, 96 Rocca. Allenatore: Pazienza.
Catania (3-5-2): Furlan; Monaco, Quaini, Castellini; Bouah, Ndoj (19′ st Kontek), Welbeck, Tello (35′ st Sturaro), Cicerelli (6′ st Celli); Cianci (35′ st Costantino), Di Carmine (19′ st Marsura). A disposizione: 95 Albertoni; 5 Rapisarda, 31 Chiarella, 19 Peralta, 3 Haveri; 32 Chiricó. Allenatore: Zeoli.
Arbitro: Bordin di Bassano del Grappa.
Reti: 10′ pt Cianci; 7′ st Liotti, 38′ D’Ausilio.
Note: spettatori 9.500 circa. Ammoniti Armellino, Cancellotti, Liotti (A); Furlan (C). Angoli 6-2, Recupero 1′ e 5′.

 

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