A Catania un 25 aprile turbolento

Bandiera d'Israele bruciata e cori contro la giunta

Durante la manifestazione di stamattina a Catania per celebrare la Liberazione, due giovani al momento dell’arrivo del corteo in piazza Duomo hanno acceso dei fumogeni dando fuoco a una bandiera di Israele. Di fronte al municipio poi sono stati gridati slogan contro la giunta comunale di centrodestra. Prima della partenza del corteo organizzato dall’Anpi “quattro dispotici, in rappresentanza solo di se stessi, fingendo di essere organizzatori dell’Anpi hanno bloccato lo striscione del Pd”, ha denunciato la segretaria della federazione provinciale Dem, Maria Grazia Leone. Molto diversa la versione di Asia Usb: “Mentre la folla muoveva i primi passi si è alzato sempre più forte il coro ‘Fuori il Pd dal corteo”. Quasi alla coda il partito, con i suoi dirigenti regionali e locali in bella mostra, con deputati regionali e nazionali al seguito, ha esposto il suo striscione e le sue bandiere. E incurante della contestazione in corso, a un certo punto lo spezzone del Pd ha tentato di sfondare il muro umano che si era contrapposto. Ma nessuno di noi ha detto che eravamo gli ‘organizzatori dell’Anpi’. Quello della dirigente dei democratici è stato solo un attacco di vittimismo acuto”.

A Licata invece la stele-monumento ai caduti è stata imbrattata con vernice rossa e la scritta “Siamo tutte antifasciste”. La pietra è stata poi ripulita. Meno turbolente le commemorazioni nel resto della Sicilia per i caduti nella guerra ai nazifascisti. A Palermo la cerimonia si è svolta nel parco Piersanti Mattarella alla presenza dei vertici delle forze armate e delle delegazioni dell’Anpi: sono state deposte le corone d’alloro alla base dei cippi dei martiri siciliani della Divisione Acqui e del comandante partigiano Pompeo Colajanni. “Oggi è un giorno che deve unire il Paese, non dividerlo. Noi siamo qui per rispettare la festa della Liberazione, ricordando i momenti che ha vissuto il nostro Paese estremamente tragici”, ha detto il presidente della Regione Renato Schifani. Dopo è partito il corteo con tanti giovani che hanno intonato ‘Bella ciao’.

A Messina è stata organizzata la “Pedalata resistente” che ha attraversato la città, mentre la commemorazione si è svolta in piazza Unione europea. Cortei e manifestazioni si sono svolti anche in tantissimi altri comuni siciliani.

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