E’ l’inverno più caldo dal 1800

Gli esperti: "Oltre 2 gradi sopra la media, decisivi gli anticicloni"

Come era ipotizzabile l’inverno appena trascorso è risultato il più caldo dal 1800 in Italia, ossia da quando si effettuano le registrazioni. “Colpisce soprattutto l’anomalia termica complessiva – spiega 3bmeteo.com -. Secondo le elaborazioni dell’Isac-Cnr è risultato di ben 2.19° sopra la media trentennale 1991-2020, che già di per sé è una media più alta rispetto a quella calcolata nei decenni precedenti. Si tratta di un valore davvero significativo se si pensa che è mediato su tutto il territorio nazionale e per tre mesi (dal 1 dicembre al 29 febbraio, quando si è concluso l’inverno meteorologico). Se consideriamo solamente febbraio 2024, l’anomalia sale a ben +3.09°, risultando il più caldo mai registrato, tutto questo nonostante l’ultima decade del mese abbia visto frequenti episodi piovosi”.

Questa situazione, sostengono gli esperti, “è stata esasperata dalla frequente invadenza degli anticicloni subtropicali su Mediterraneo, ovest Europa e quindi anche Italia soprattutto tra dicembre e gennaio che hanno pilotato masse d’aria eccezionalmente calde per il periodo a più riprese. Le anomalie termiche si sono fatte sentire in pianura, ma soprattutto in quota, con gli zeri termici che in più occasioni hanno superato i 3.000-3.500 metri di altezza, praticamente come in estate. Pochi gli spunti piovosi fino al 20 febbraio, data dopo la quale le cose sono cambiate radicalmente con lo smantellamento dell’anticiclone e l’arrivo in serie delle perturbazioni atlantiche. Perturbazioni che hanno portato preziose piogge, ma in un contesto termico ancora spesso sopra la media, dalle caratteristiche praticamente autunnali. Ne sono testimonianza i surplus pluviometrici che al Nord sono più tipici di ottobre e novembre: in alcuni casi si sono già superati i 300-400 mm da inizio anno, ben oltre quella che dovrebbe essere la media del bimestre gennaio-febbraio”.

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