Catania, vittoria col fiatone

di Marco Carli. Soffertissimo successo con il Cerignola: 2-1 con gol di Chiricò, Malcore e Zammarini. Tre punti fondamentali per tenere lontani i playout

Tre punti col fiatone. Dopo quasi un mese, il Catania torna alla vittoria incamerando un successo fondamentale per tenere a distanza di sicurezza i playout, ma il generoso 2-1 sul Cerignola matura a conclusione di 90 minuti molto sofferti, in particolare la ripresa, giocata quasi tutta in apnea.

Zeoli insiste sul 4-3-3 scegliendo Rapisarda a destra e mettendo Castellini a sinistra. In mediana c’è Sturaro, largo a sinistra in avanti gioca Marsura al posto di un Cicerelli ancora non al meglio.

In avvio il Cerignola di Raffaele, ex di turno, con un 3-5-2 ordinato qualche grattacapo lo crea, ma senza pericoli per Furlan. Il Catania dopo i primi 10′ prende in mano il pallino del gioco, ma si vede poco dalle parti di Krapikas fino al minuto 33, quando Chiricò si guadagna il calcio di rigore per un fallo di Ruggiero. Sul dischetto va proprio il numero 32 che realizza spiazzando il portiere e tornando a segnare. L’ultima rete dell’attaccante esterno risaliva a prima di Natale, a Benevento.

Il gol dà la scossa al Catania che con Marsura va vicino al raddoppio: buon controllo e bel tiro a giro di destro che trova la respinta di Krapikas. Qualche sofferenza nel finale ma si va al riposo sull’1-0.

Nella ripresa il Catania si ferma. Il secondo tempo si apre col brivido: Kontek allontana male, Visentin serve Malcore che può stoppare indisturbato ma all’altezza del dischetto manda clamorosamente a lato. Il Cerignola esercita una costante supremazia territoriale e pareggia con merito: sul tiro di Visentin, il pallone finisce sui piedi di Malcore che questa volta non sbaglia.

Zeoli corre ai ripari e toglie Cianci per Cicerelli con Marsura spostato al centro dell’attacco, inserendo poi Ndoj per Sturaro. L’infortunio in questa stagione è sempre dietro l’angolo: si fa male Kontek, al suo posto entra Curado.

Dopo il pari pugliese, gli etnei non reagiscono. Arrivano errori a ripetizione con il pubblico che perde la pazienza. Il Catania si disunisce e Furlan deve salvare su colpo di testa di Leonetti. Il Catania è in chiara difficoltà. Ci prova anche Vuthaj che manda sopra la traversa, così come va fuori la conclusione di testa di Visentin.

Alla prima occasione della ripresa, i rossazzurri tornano in vantaggio: bella combinazione Cicerelli-Ndoj-Castellini con quest’ultimo che pennella al centro: Zammarini (foto Catania Fc Facebook) piomba sul pallone e di sinistro fa centro fissando il risultato sul 2-1, risultato decisamente severo per gli ospiti ma importantissimo per la classifica e, nonostante non sia stato certo un bel Catania, anche per il morale in vista della finale di Coppa Italia.

CATANIA-CERIGNOLA 2-1
CATANIA (4-3-3): Furlan; Rapisarda, Monaco, Kontek (17′ st Curado), Castellini; Zammarini, Welbeck, Sturaro (15′ st Ndoj); Chiricò (33′ st Chiarella), Cianci (15′ st Cicerelli), Marsura (29′ st Costantino). In panchina: Albertoni, Donato, Patalano, Haveri, Forti, Peralta. Allenatore: Zeoli.
AUDACE CERIGNOLA (3-5-2): Krapikas; Goccia, Gonnelli, Visentin; Russo, Tascone, Capomaggio, Ruggiero, Tentardini (41′ st Bianco); D’Andrea (21′ st Leonetti), Malcore (28′ st Vuthaj). In panchina: Barosi, Fares, Allegrini, Martinelli, Bianchini, Bezzon, Ghisolfi, Carnevale. Allenatore: Raffaele.
ARBITRO: Castellone di Napoli.
RETI: 35′ pt Chiricò (rig.); 13′ st Malcore, 37′ st Zammarini.
NOTE: serata serena, temperatura sopra la media stagionale, terreno di gioco in condizioni ottimali. Spettatori: 15.973 (13.985 abbonati). Ammoniti: Rapisarda, Ruggiero, Monaco, Ndoj, Cicerelli. Angoli: 4-1 per il Cerignola. Recupero: 1′; 5′.

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