Strage ad Altavilla: Barreca usava un gatto per i riti

Due fanatici palermitani avrebbero istigato il muratore I NOMI

PALERMO – Ossessionati da Satana, in preda a deliri mistici, invasati. “Abbiamo fatto solo del bene”, avrebbero detto agli investigatori durante l’interrogatorio fiume di domenica scorsa. Nessun pentimento, nessun tentativo di rinnegare i tre atroci delitti commessi, dunque. I complici di Giovanni Barreca, Sabrina Fina e Massimo Carandente, rivendicano il folle gesto compiuto. Lui disoccupato, lei piccoli lavoretti come venditrice on line di prodotti alimentari e cosmetici naturali. Come per il muratore 54enne reo confesso dei delitti, le accuse sono di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. La coppia – entrambi sono palermitani – avrebbe conosciuto Barreca durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica da cui si erano poi tutti allontanati.

L’ossessione per la religione salta all’occhio se si guardano i profili social dei due. “Satana sta usando i pastori corrotti” o “Quando il popolo di dio prega, il diavolo trema”, scriveva Carandente in alcune delle decine di post dedicati ad argomenti religiosi e a sedicenti pastori e guaritori. Un rapporto quello tra i due fermati e l’uomo che ha alimentato l’ossessione mistica del muratore, anche lui un fanatico religioso. Sarebbero stati i due palermitani a istigarlo a uccidere i familiari – Antonella Salamone e i due figli di 15 e 5 anni Kevin ed Emanuel – per liberare la casa da presenze demoniache e poi a partecipare materialmente ai delitti. Secondo indiscrezioni i due ragazzini sono stati incaprettati. L’unica sopravvissuta alla strage è stata la figlia 17enne di Barreca, ora affidata a una comunità.

La notte tra sabato e domenica è stato il muratore a chiamare i carabinieri. “Ho ucciso la mia famiglia – ha detto -. Venite a prendermi”. Nell’abitazione dell’uomo ad Altavilla Milicia i militari hanno trovato i cadaveri dei figli, probabilmente strangolati. In un’altra stanza, sotto choc, c’era la superstite in stato confusionale. I resti della terza vittima sono stati trovati bruciati e sepolti a poca distanza dall’abitazione. Secondo i primi rilievi – ma l’autopsia darà risposte più precise – la moglie è stata assassinata giorni fa, i figli venerdì. Barreca e la superstite, dunque, sarebbero stati giorni con i cadaveri in casa. Alla coppia accusata di complicità nei delitti i carabinieri sono arrivati grazie alle analisi dei cellulari del muratore e ad alcune testimonianze.

IL GATTO PER UN RITO ESOTERICO. I due cani della coppia sono stati sequestrati e portati al canile municipale. Gli animali, tenuti nella villetta di via degli Aranci dei due indagati, erano in cattive condizioni e non mangiavano da giorni. Un’animalista ha poi raccontato di avere affidato a Barreca un gatto che non è stato trovato nella casa in cui sono stati commessi gli omicidi. Circostanza che induce a pensare che l’animale sia stato usato per un rito esoterico.

I MESSAGGI DI KEVIN. Ad alcuni compagni del liceo artistico Renato Guttuso Kevin Barreca aveva mandato messaggi inquietanti. Uno degli alunni ha riferito l’ultimo ricevuto il 4 febbraio, pochi giorni prima del delitto. “Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c’erano i demoni in casa – racconta il compagno di scuola -. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio”.

IL DOLORE NELLA SCUOLA DEI RAGAZZI. Sul banco della classe del liceo artistico di Bagheria Renato Guttuso frequentato del 16enne Kevin Barreca c’è un mazzo di fiori. Anche la sorella 17enne, unica scampata alla strage, frequentava la stessa scuola. “I due fratelli erano seguiti a casa. La mamma veniva spesso – dice il dirigente scolastico Maria Rita Chisesi -. Adesso dobbiamo sostenere la ragazza. I compagni di classe sono distrutti. A scuola piangono tutti. Hanno chiesto di annullare tutte le feste di Carnevale”. I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. “Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa – aggiunge la dirigente – e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l’influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto i due alunni hanno sempre frequentato regolarmente. Sono sempre stati molto attivi e con buoni risultati scolastici”.

PASTORE EVANGELICO: “ERANO BRAVE PERSONE”. “Solo dolore e sofferenza nel mio cuore, per quello che è successo, io piango in lacrime per questa famiglia con cui abbiamo condiviso nel passato tante cose belle… nel signore, non so cosa sia successo, ma una cosa è certa… era una famiglia che non faceva del male nemmeno a una mosca… e se dietro c’è questa setta satanica devono marcire in galera e pagare per le cose che gli hanno inculcato. Noi evangelici non siamo tutti così”, scrive su Facebook Cristian Violante, un pastore evangelico che racconta di aver conosciuto il muratore 54enne assassino. “Noi viviamo l’amore di Cristo e cerchiamo di darlo al nostro prossimo, un atto inspiegabile e siamo distrutti per l’accaduto – aggiunge -. State attenti ai falsi pastori. Ecco dove vi porteranno coloro che vedono demoni e poco tempo fa questo personaggio è stato anche segnalato dalle Iene (il riferimento è a un sedicente pastore barese ndr), ma come vedo nessuno fa niente. Quindi non prendetevela con tutti gli evangelici, perché questa persona non è un evangelico… ma una setta satanica che si spaccia per evangelisti”.

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