Dietro la porta un gatto impiccato

In ufficio la macabra scoperta di un funzionario comunale palermitano

BELMONTE MEZZAGNO (PALERMO) – Un gatto impiccato dietro la porta del suo ufficio professionale è stato trovato da un impiegato componente dell’ufficio urbanistica di Belmonte Mezzagno. Il funzionario presentato denuncia ai carabinieri. “A nome personale, della giunta comunale e dell’intera cittadinanza, esprimo il più profondo sentimento di solidarietà e vicinanza al nostro dipendente comunale per il vile atto intimidatorio di cui è stato vittima – afferma il sindaco di Belmonte Mezzagno, Maurizio Milone -. Aver fatto ritrovare un gatto impiccato dietro la porta di un immobile di proprietà del dipendente comunale, un gesto vigliacco e ignobile, non può sicuramente intimidire chi sta lavorando bene e nel rispetto delle regole in un settore delicato come quello dei Lavori pubblici e del governo del territorio”.

“Se l’obiettivo degli anonimi autori dell’intimidazione è quello di condizionare il lavoro di chi sta compiendo uno sforzo immane per dare certezze e trasparenza al proprio lavoro, sappiano che hanno raggiunto l’effetto contrario. L’amministrazione comunale, nello stigmatizzare l’atto delinquenziale, ha l’obbligo di porre in evidenza l’intenso e qualificato operato tecnico-amministrativo espresso dal dipendente comunale, a cui indirizziamo tutta la nostra stima e sostegno in questo delicato momento – aggiunge il sindaco -. Auspico che i responsabili della criminosa minaccia siano rapidamente individuati e assicurati alla giustizia. Al tempo stesso ribadisco la ferma volontà dell’amministrazione comunale di improntare tutti gli atti al rigore e alla legalità”.

“Un atto barbaro quasi sicuramente di stampo intimidatorio e di matrice mafiosa”, osserva l’associazione italiana difesa animali e ambiente che “ovviamente condanna questo gesto criminale”. Aidaa lunedì mattina invierà una denuncia alla procura di Palermo e propone una ricompensa di 10 mila euro che sarà pagata a chi con la sua denuncia aiuterà a individuare e far condannare in via definitiva i responsabili di tale barbarie”.

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