Catania, amaro lucano

dal nostro inviato Marco Carli. Nel recupero di Picerno arriva il decimo ko stagionale: Costantino divora due gol, decide un gran tiro di Gallo. Squadra ancora confusa e in affanno in impostazione

m.c.) Il Picerno fa capire ancora una volta al Catania cosa vuol dire giocare in Serie C. In una partita non certo bellissima, i lucani sfruttano una occasione e fanno gol. Il Catania, che ha grosse difficoltà a costruire da dietro, mette invece due o tre volte un uomo davanti alla porta ma spreca malamente.

La sconfitta di Picerno, la decima in campionato, non è solo questo, però. E’ frutto di mali antichi e nuovi. Di una squadra ridotta all’osso, in cui tanti elementi tesserati durante il mercato di gennaio non sono ancora pronti e in generale di una mentalità che non decolla, figlia inevitabilmente dei risultati negativi.

Al Donato Curcio, Lucarelli sceglie il 4-2-3-1 posizionandosi a specchio rispetto ai lucani con Welbeck e Tello al debutto da titolari e il poco ispirato Costantino in avanti. La partita, senza grandi acuti, la decide Gallo, che sfrutta un pallone rinviato per vie centrali da Monaco fuori dall’area di rigore su cui Tello e Quaini sono lenti a reagire: il tiro del centrocampista è potente e angolato e s’insacca nell’angolo basso alla destra di Albertoni.

Il Catania, che poco prima del quarto d’ora aveva avuto una potenziale occasione con Tello (un po’ troppo lento nella conclusione e chiuso in extremis da Gilli in scivolata), ne costruisce due con Costantino a cavallo dei due tempi. Ma in entrambi i frangenti l’attaccante ex Monterosi non inquadra la porta mandando alto da pochi metri. Nel primo caso dopo la bella incursione di Bouah sulla destra. Nella ripresa, non riuscendo a sfruttare l’errore in costruzione dal basso del Picerno e la prima conclusione di Chiricò ribattuta (foto Catania Fc Facebook).

Lucarelli prova a cambiare le cose con Di Carmine (per lui l’ennesimo problema fisico che lo mette a rischio per la prossima gara). L’ingresso dell’attaccante toscano non cambia però la situazione. Di altre palle gol non se ne vedono, se non una bella punizione di Castellini allo scadere con palla che sfiora l’incrocio. Il Picerno gioca meglio e comunque controlla la partita sfiorando il raddoppio con Santarcangelo su iniziativa di Maiorino.

Alla fine, confronto con i tifosi e dirigenza, chiamata a intervenire probabilmente presto sul mercato. Due gli slot ancora liberi nella lista dei 24, arriverà un centrocampista. Poi serve tanto altro per cambiare una stagione che resta appesa alla Coppa Italia ma che oggi a Picerno, contro una squadra costruita con il terzultimo budget del campionato, ha evidenziato le solite, costanti lacune.

PICERNO-CATANIA 1-0
Picerno (4-2-3-1): Summa; Pagliai, Gilli, Allegretto (4′ st Biasiol), Guerra; Gallo, De Ciancio; Graziani (33′ st Albertini), Albadoro (20′ st Maiorino), E. Esposito (33′ st D’Agostino); Murano (1′ st Santarcangelo). A disposizione 1 Merelli, 12 A. Esposito; 35 Novella, 66 Cadili; 5 Pitarresi, 17 Ciko; 7 Ceccarelli; 19 Petito. Allenatore Longo.
Catania (4-2-3-1): Albertoni; Bouah, Curado, Monaco, Castellini; Welbeck, Quaini (16′ st Di Carmine); Chiricó (26′ st Chiarella), Tello (26′ st Kontek), Cicerelli (26′ st Peralta); Costantino. A disposizione 22 Furlan, 35 Donato; 5 Rapisarda. Allenatore Lucarelli.
Arbitro: Arena di Torre del Greco.
Rete: 20′ pt Gallo.
Note: ammoniti Allegretto, D’Agostino (P); Tello, Cicerelli (C). Angoli 5-4, Recupero 1′ e 5′.

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