Schifani: ‘Un 2023 di successi’. M5s: ‘Ma parla della Sicilia?’

Il governatore: "Liste d'attesa quasi azzerate nella sanità"

“La Regione inquadrerà 1.252 persone nei prossimi tre anni, tra nuovi assunti, scorrimento di graduatorie e progressioni verticali”. L’annuncio è arrivato dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani durante l’incontro con la stampa a Palazzo d’Orleans per fare il bilancio di un anno di governo. “I primi 655 posti saranno assegnati quest’anno, 262 nel 2025 e 335 nel 2026”, ha aggiunto. Il governatore ha tirato fuori alcuni numeri: “Il 2023 si è chiuso per la Regione con un aumento delle entrate pari a un miliardo e 300 milioni di euro, con un incremento di circa il 10% rispetto al 2022. Con questo dato nel rendiconto per il 2023 il disavanzo sarà ridotto di 1,8 miliardi di euro, e arriverà a quota 2,9 miliardi, con un crollo notevole. Con questo trend azzereremo il disavanzo in tempi anteriori rispetto alla spalmatura decennale”.

Schifani ha risposto anche a domande sulla sanatoria: “Il disegno di legge sull’urbanistica è stato esitato in commissione all’Ars, deve essere calendarizzato dalla capigruppo. Non sta al governo in questa fase fare delle valutazioni. Quello che affronta un emendamento, inserito nel testo, non è un condono aperto e scriteriato, ma tende a rimediare a una confusione legislativa che ha determinato un limbo per gli immobili costruiti a 150 metri dalle coste tra il 1976 e il 1985. Non si tratta di un condono, è un’operazione molto più chirurgica”.

Quindi l’argomento liste d’attesa nella sanità: “Alla fine del 2023 – ha detto il presidente – sono state ridotte dell’88,2% per i ricoveri e del 92% per le prestazioni ambulatoriali; nella provincia di Trapani sono state azzerate. E’ un miracolo? No, grazie a verifiche è stato sfoltito quell’arretrato che stagnava e che danneggiava chi aveva il reale interesse a essere assistito. Al questo risultato hanno contribuito anche la sanità pubblica e quella privata”.

Schifani infine ha anticipato che il governo regionale si prepara ad ampliare la platea degli aeroporti verso i quali applicare il rimborso del 25% ai residenti in Sicilia e un ulteriore 25% in particolare a studenti e fasce deboli. “E’ già in vigore per gli scali di Roma e Milano, la Regione sta facendo i conti e in primavera annuncerà a quali altre destinazioni del Nord Italia sarà esteso lo sconto per abbattere il costo dei biglietti aerei”.

Come era prevedibile le parole del governatore non hanno convinto l’opposizione. “A leggere le parole di Schifani in conferenza stampa – ha affermato il capogruppo del M5s all’Ars Antonio De Luca – per qualche momento abbiamo pensato che non avesse parlato della Sicilia, ma della terra di Bengodi: liste d’attesa per le visite mediche e gli esami diagnostici praticamente inesistenti, sconti sui voli, conti in nettissimo miglioramento e via discorrendo. Peccato che la realtà sia ben diversa e basterebbe fare un giro negli ospedali e nei vari territori per rendersene conto o chiedere ai sindaci che sono stati praticamente abbandonati al proprio destino. Insomma, fiasco completo sul versante rifiuti, sulla sanità non ne parliamo, per il caro voli solo chiacchiere e poco altro, prevenzione incendi zero, difesa dei fondi fsc per lo sviluppo dell’isola completamente inesistente, tranne qualche finta presa di posizione che, ovviamente, non ha portato a nulla, welfare del tutto scomparso. E non vado oltre”.

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