Neve latita, ma Catania si prepara: ‘Stavolta niente emergenza’

Riunione in prefettura: "Ecco come gestiremo l'Etna in inverno"

CATANIA – “Una delle attrazioni più importanti per il nostro territorio è l’Etna e se noi non sappiamo gestire con intelligenza le emergenze per agevolare il turismo, ci facciamo una pubblicità cattiva, che non fa altro che impoverire il territorio”. Dopo lo scorso inverno, con l’eccezionale innevamento che ha messo in ginocchio gli albergatori, la prefettura di Catania e la città metropolitana stanno organizzando un Piano neve “per non arrivare impreparati all’inverno”.

Nel palazzo del governo è stato indetto un ulteriore incontro, allo scopo di aggiornare e approvare il piano. Per ripristinare la viabilità la protezione civile può contare su una ventina di mezzi come fresie spalaneve, vomeri e spargisale, pale meccaniche e camion per i trasporti di gasolio o sale, motopale e trattori, battipista ovvero il “gatto delle nevi” e gru, caterpillar e carrelloni. “Buona parte di questi mezzi è stata già revisionata e, al momento, per renderli ancora più efficienti, un’officina autorizzata sta provvedendo alla manutenzione, che sarà completata entro fine mese”, ha dichiarato il dirigente della città metropolitana Rosario Leonardi.

“Da quest’anno il Piano neve abbiamo iniziato a prepararlo a luglio, tuttavia stiamo programmando importanti investimenti per i prossimi anni su mezzi oramai datati e ai limiti dell’affidabilità”, ha detto Ivan Albo, consulente del sindaco metropolitano. Leonardi assieme ad altri tecnici ha consigliato interventi immediati, “appena si prevede il calo delle temperature, per non arrivare all’emergenza”.

Una delle questioni emerse durante la riunione operativa è stata quella della logistica: è stato scelto in quali luoghi fare stazionare i mezzi, in modo che siano subito operativi in caso di neve. “Fondamentale, in tal senso, è un luogo strategico come il Grande albergo che, posto a metà strada tra Nicolosi e il Rifugio Sapienza, serve per la logistica e come rinforzo ai mezzi antineve che stazionano a quote più alte”. Per quanto riguarda il versante di Linguaglossa, la riunione ha confermato l’importanza della zona del Ragabo, un luogo nodale per la viabilità e ricco di strutture ricettive molto frequentata dagli amanti della neve. “Ovviamente – è stato detto durante l’incontro – il Piano neve terrà anche conto del versante su cui insiste Maletto, che fa da cerniera tra zona Etnea e Nebrodi”.

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