Addio a Migliacci, scrisse ‘Nel blu dipinto di blu’

È stato l'autore di alcune tra le più belle canzoni della storia italiana

È morto il paroliere Franco Migliacci, autore di canzoni rimaste nella storia della musica leggera italiana, come “Nel blu dipinto di blu”, realizzata nel 1958 con Domenico Modugno che l’ha poi resa celebre. La notizia è stata divulgata su Twitter dal direttore del Tg5, Clemente Mimun. “Franco Migliacci – ha scritto -, paroliere di alcune tra le più belle canzoni italiane (tra cui “Nel blu dipinto di blu”), produttore discografico, editore musicale e talent scout, si è spento a 92 anni in una clinica romana. Accanto a lui, fino alla fine, la sua famiglia”.

Nato a Mantova nel 1930, Migliacci scrisse brani per numerosi artisti, in particolare Gianni Morandi, come le celebri “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”, “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “Andavo a cento all’ora”, “In ginocchio da te”. Fu paroliere di brani cantati da Mina, Milva, Fred Bongusto, Rita Pavone e Patty Pravo. Tra le altre canzoni molto note “Tintarella di luna” e “Una rotonda sul mare”. Nel 2003 venne nominato presidente della Siae e dopo due anni, a seguito di alcune polemiche sollevate da iscritti, come Gino Paoli, che lo ritenevano poco rappresentativo, si dimise.

“Sono profondamente commosso dalla scomparsa di Franco Migliacci. Ci eravamo sentiti anche poco tempo fa e con lui se ne va una persona che ho avuto la fortuna di incontrare e che ha cambiato completamente la mia vita e la mia carriera”. Lo scrive Gianni Morandi. “A Franco, oltre alla profonda stima, mi ha sempre legato un grandissimo affetto personale – aggiunge -. È stato lui, nei primissimi anni 60′, a convincere la casa discografica RCA italiana a credere in me e ha scritto per me i brani più importanti della mia carriera. Gli sarò per sempre grato e sono certo che le centinaia di canzoni che ha scritto, compresa la leggendaria “Nel blu dipinto di blu” composta con Modugno, lo manterranno vivo nella memoria di tutti noi”.

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