Incendio a Bellolampo, ipotesi autocombustione

Palermo. Il presidente dell'Antimafia regionale: "C'erano 50 gradi"

PALERMO – “Da quello che ci viene riferito dai tecnici della Rap, l’incendio della scorsa settimana che ha interessato la discarica di Bellolampo potrebbe essersi sprigionato in maniera autonoma”. A sostenerlo è il presidente dell’Antimafia regionale, Antonello Cracolici, durante il sopralluogo nella discarica di Palermo. “I tecnici della Rap hanno raccontato che le fiamme si sono sviluppate alle 14 con temperature che si aggiravano sui 50 gradi. La discarica è disseminata di vetri che potrebbero aver favorito l’innesco delle fiamme nella vasca 4 – prosegue Cracolici – ma le verifiche dovranno farle i carabinieri che stanno indagando. La commissione seguirà con attenzione questa inchiesta. Ma si pone il problema dell’insufficienza dei mezzi della Rap necessari per spegnere gli eventuali incendi. Si devono potenziare le infrastrutture della discarica, comprese quelle di vigilanza”.

DISCARICA, SETTIMA VASCA A SETTEMBRE. L’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro, assicura che la settima vasca di Bellolampo sarà pronta entro settembre. “Dovrebbe essere sufficiente a dare due anni di vita alla discarica”, afferma Di Mauro che stamani ha partecipato, insieme alla Commissione regionale antimafia, a un sopralluogo a Bellolampo. Di Mauro ha confermato che a ottobre sarà pronto il Piano regionale dei rifiuti che comprenderà anche la costruzione di termovalorizzatori. L’assessore non ha voluto precisare quanti saranno e dove verranno costruiti. “Dobbiamo avere prima un quadro completo su tutta la filiera di produzione e smaltimento delle immondizie – ha spiegato – poi saremo in grado di stabilire le località dove saranno installati”.

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