Goletta Verde, inquinato il 32% di mari e laghi

Le proposte di Legambiente per tutelare il territorio

Su un totale di 387 campioni prelevati nelle acque marine e lacustri d’Italia, il 32% (124 su 387), è risultato oltre il limite di legge, con un punto fuorilegge ogni 78 km di costa. Lo denuncia Legambiente, presentando i dati raccolti da Goletta Verde e da Goletta dei Laghi 2023, le iniziative che tutte le estati monitorano lo stato delle acque in Italia. Le due campagne itineranti dell’associazione ambientalista, da giugno ad inizio agosto hanno fatto tappa in 18 regioni e 40 laghi della Penisola. Tra i punti più critici: foci dei fiumi, canali, corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago. Preoccupa, in particolare, lo stato di salute del mare italiano e la scarsa informazione relativa alle zone dove vige il divieto di balneazione.

LA CRISI CLIMATICA. E poi c ‘è la crisi climatica, con l’aumento della temperatura delle acque superficiali, le ondate di siccità, l’arrivo di specie aliene come il granchio blu. Sono aumentati gli eventi meteo estremi, che colpiscono soprattutto i comuni costieri: 712 quelli che si sono verificati dal 2010 a giugno 2023 in 240 aree costiere, 186 le vittime. Le due campagne sono giunte rispettivamente alla 37esima e 18esima edizione: più di 200 volontari di Legambiente hanno prelevato campioni d’acqua, sottoposti poi ad analisi microbiologiche per rilevare la concentrazione di enterococchi intestinali ed escherichia coli.

L’ANALISI SUI MARI. Su 262 punti campionati da Goletta Verde lungo la costa marina italiana, il 36% è oltre i limiti di legge: il 30% è stato giudicato “fortemente inquinato”, mentre il 6% ha ricevuto un giudizio di “inquinato”. In particolare, il 49% dei prelievi è avvenuto alle foci e il 51% a mare.

L’ANALISI SUI LAGHI. Su 125 punti campionati da Goletta dei laghi in 40 laghi, il 23% dei campioni è risultato oltre i limiti di legge (29 su 125). Solo nel 15% dei punti visitati dai volontari di Goletta verde è stato visto il cartello informativo sulla qualità delle acque obbligatorio per legge da molti anni ormai. Nel 73% delle foci analizzate non era presente alcun cartello che indicasse la criticità del punto ed il conseguente divieto di balneazione.

LE PROPOSTE DI LEGAMBIENTE AL GOVERNO. Legambiente ha presentato tre proposte al governo Meloni per la tutela di mari e laghi. Sul fronte mala-depurazione, per Legambiente è fondamentale che il governo nomini il nuovo commissario per la depurazione, per dare continuità rispetto a quanto fatto dal precedente commissario, e che si completino gli interventi sulla rete impiantisca, prevedendo più risorse. Sul fronte tutela delle biodiversità, bisogna accelerare il passo nella istituzione di nuove aree protette, per raggiungere gli obiettivi della Strategia della Ue sulla biodiversità, che propone il 30% di territorio e di mare protetto entro il 2030. Sul fronte dell’eolico off-shore, Legambiente chiede che si accelerino le procedure autorizzative dei 72 progetti ancora in attesa di valutazione statale. I progetti sono principalmente situati lungo le coste di Sicilia, Sardegna e Puglia, seguite da Lazio, Calabria, Emilia-Romagna e Molise.

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