Surgelati deteriorati, sequestri a Catania

Blackout: scoperti commercianti che vendevano prodotti in cattivo stato

CATANIA – I continui black out elettrici verificatesi nei giorni scorsi in conseguenza delle ondate di calore che hanno colpito la Sicilia hanno messo a dura prova i sistemi di conservazione e refrigerazione dei prodotti alimentari posti in vendita dai supermercati e stoccati nei depositi alimentari, senza escludere la grande distribuzione organizzata.

I carabinieri del Nas di Catania hanno avviato una minuziosa attività di controllo della rete distributiva per prevenire conseguenze dannose per la salute a seguito di eventuali criticità manifestatesi nelle fasi di mantenimento della catena del freddo dei prodotti alimentari deperibili. Nel corso delle ispezioni sono stati accertati alcuni casi in cui taluni commercianti, noncuranti del rischio derivante dall’esposizione alle alte temperature dei prodotti alimentari, hanno continuato a porli in vendita ovvero, per quelli surgelati all’origine, hanno consentito il ricongelamento spontaneo avvenuto col ripristino dell’erogazione dell’energia elettrica, operazione molto pericolosa per tale genere di alimenti perché scatenerebbe un’improvvisa proliferazione batterica. All’interno di un deposito all’ingrosso della zona etnea, ad esempio, sono state rinvenute e poste sotto sequestro oltre 3.500 confezioni di prodotti alimentari che, anziché essere mantenuti a temperature attenuate, si trovavano immagazzinati a temperature ambientale ben oltre i 40° C. Nei banchi frigoriferi di una nota catena commerciale sono state scoperte centinaia di confezioni di prodotti surgelati che manifestavano i classici segnali di un precedente decongelamento. Per tale motivo ne è stato disposto l’immediato sequestro e successivo avvio allo smaltimento e distruzione poiché non più idonei per il consumo umano.

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