Detenuti incendiano celle nel carcere di Enna

Il sindacato: "Dotare la polizia penitenziaria del taser"

ENNA – “Tre detenuti ghanesi, con problemi psichiatrici, per futili motivi, hanno distrutto e incendiato le celle dove erano reclusi, creando gravissimi disordini, nella casa circondariale di Enna. Solo con l’intervento del personale di polizia penitenziaria, si è ristabilito l’ordine, per fortuna senza nessun ferito. Resta però alta la tensione nelle carceri della Sicilia”. La denuncia arriva dal segretario del sindacato autonomo polizia penitenziaria, Calogero Navarra. Il Sappe auspica un “intervento del governo per far contrastare le continue situazioni di alta tensione e di aggressioni oramai all’ordine del giorno”.

Donato Capece si rivolge in particolare al sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari: “La situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo anche l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi”.

“Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”, aggiunge.

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