A Catania 45 gradi e niente acqua

Record di caldo dal 2002. Sidra: "Risolto il problema blackout", ma molte zone restano a secco

CATANIA – “La sospensione di energia elettrica si è risolta” e “gli impianti di produzione sono al momento regolarmente funzionanti”. Lo rende noto la Sidra, società partecipata al 100 per cento dal Comune che gestisce la rete idrica. I blackout sono legati allo stress a cui sono sottoposte le cabine di energia elettrica. “Permangono alcuni circostanziati problemi – aggiunge la società – sia su impianti di produzione Sidra sia su alcuni impianti di fornitori terzi in relazione a cui non si è ancora in situazione di regime. Per compensare gli ammanchi verranno eseguite periodiche turnazioni che determineranno fenomeni circostanziati e temporanei di bassa pressione o mancanza acqua”.

Questi fenomeni, spiega la Sidra, sono presenti a Gravina di Catania (area individuata dalle vie Gramsci, Coviello, a Etnea, F.lli Bandiera, Carrubbella, Oberdan e traverse limitrofe), a San Giovanni Galermo (vie Barriera, Brescia, Como, Pavia, Galermo parte alta, Sebastiano Catania parte alta e traverse limitrofe) e a Misterbianco (dalle vie Poggio Lupo e Del Mandorlo).

IN CITTA’ 45 GRADI. Tutto queste mentre in città le temperature sono altissime. “Alle 13.27 di oggi con 45° la stazione Sias Catania ha superato il massimo valore precedente di temperatura massima della serie iniziata nel 2002 con l’installazione della stazione. Il massimo valore precedente della stazione, ubicata nell’area Sud del territorio comunale, era stato registrato il 10 agosto 2021 con 44,4°”, fanno sapere i tecnici del servizio agrometeorologico siciliano. “Dopo aver interessato più intensamente l’estremo settore occidentale e la fascia meridionale specie di Trapanese, Agrigentino e Nisseno, l’ondata di caldo vedrà in questa seconda fase la prevalenza di venti di Libeccio, con i venti di terra che determineranno il massimo riscaldamento della masse d’aria proprio in prossimità della costa ionica, oltre che nelle pianure e nei fondovalle delle province di Catania, Siracusa ed Enna. Intensificando ulteriormente il quadro odierno, valori estremi fino a 47° potrebbero interessare anche le città costiere di Catania e Siracusa in occasione di cedimenti anche brevi delle brezze marine. Potrebbero essere superati anche i valori massimi raggiunti nel 1962, nel 1982 e nel 1999. Anche le temperature minime saranno in sensibile rialzo, con valori lungo la costa previsti tra 27 e 31°. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli intanto sembrano scongiurare una prosecuzione dell’ondata di caldo fino a fine mese, prefigurando un cedimento della circolazione attuale già nella giornata di mercoledì, che potrebbe permettere una calo termico di 7-8° rispetto ai valori attuali”.

I NUMERI DA CHIAMARE. Per fronteggiare le emergenze (nuove ondate di calore, luce, acqua) l’amministrazione ha attivato ancora una volta il Centro operativo comunale di protezione civile. Per le segnalazioni di emergenze si può chiamare il numero 095484000 attivo 24 ore su 24. “Se da un lato sembra avviata a soluzione la criticità causata dalla mancanza di energia elettrica nei lidi della Plaia – dice il Comune -, e già da domenica si dovrebbe ritornare alla normalità, in altre zone si verificano ancora distacchi di corrente e di conseguenza degli approvvigionamenti idrici. È importante segnalare tempestivamente alle aziende fornitrici i disservizi in corso. Ricordiamo i contatti telefonici. Segnalazione guasti Enel: 803 500 è il numero verde pronto intervento per i guasti Enel Energia (importante fornire il proprio numero Pod presente sulla bolletta o il codice fiscale del titolare dell’utenza. A disposizione anche l’app Guasti Enel); numero verde Sidra 800 901755 – Acoset 800910148”.

CISL: “SIAMO ALLE BARZELLETTE”. Sulla concomitanza delle emergenze, “mai vista prima”, interviene la Cisl: “Siamo fortemente preoccupati – sottolinea Maurizio Attanasio, segretario etneo – per le attività lavorative che, oltre ad aver subito ingenti danni per l’assenza di energia elettrica da circa due giorni, dovranno fare i conti con la mancata fornitura d’acqua dovuta all’assenza di energia”. Per Attanasio “è paradossale, inoltre, che la Sidra, nell’era delle nuove fonti di energia, non si sia dotata di sistemi capaci di auto alimentare i propri impianti e che, secondo quanto dichiarato al quotidiano La Sicilia di oggi, abbia affittato e stia per acquistarne un impianto che funziona… a energia elettrica! Siamo alle barzellette!”.

Secondo il sindacato “sono 99 i guasti dei giunti elettrici sotterranei che stanno paralizzando la provincia di Catania, due terzi dell’Isola. Un evento mai accaduto nella storia della rete elettrica. Nella provincia di Palermo sono stati una ventina. Dopo l’incendio di parte dell’aeroporto, adesso la rete vetusta dell’Enel e le alte temperature stanno mettendo in ginocchio la città e il suo litorale, con conseguenze economiche allarmanti su famiglie e attività industriali e commerciali. L’Enel reinvesta gli ingenti utili di bilancio degli ultimi anni per ammodernare la nostra rete che è vetusta e non sopporta più né le temperature alte né le nuove immissioni di energia provenienti dagli impianti di autoproduzione. Paghiamo il costo dell’energia al pari di altre regioni che sono dotate di impianti che di certo non hanno avuto gli stessi collassi”.

scroll to top