A Enna i volontari Avis studiano la comunicazione

di Nuccio Sciacca. Accanto ai social media resta preponderante l’informazione tra pari

I social media e le nuove tecnologie sono entrati ormai a pieno titolo tra gli strumenti necessari a promuovere la donazione di sangue ma accanto al ruolo informativo (che inizialmente è stato preponderante) è via via cresciuta la consapevolezza che si tratta di strumenti che possono svolgere un ruolo centrale anche nel raggiungimento di obiettivi formativi e motivazionali. Tuttavia se da un lato c’è stato un enorme investimento in termini comunicativi da parte delle principali agenzie di reclutamento dei donatori e di promozione della donazione nel terzo settore, la consapevolezza delle potenzialità e dei limiti di questi strumenti è ancora acerba e l’analisi dell’impatto effettivo sia delle campagne comunicative che del più ampio contesto social in cui si inseriscono è ancora in fase di esplorazione.

Parte da questi presupposti il Forum regionale Sicilia dei giovani avisini organizzato dalla Consulta giovanile regionale Avis Sicilia, con il sostegno dell’Avis regionale Sicilia e il contributo dell’Avis comunale di Enna, dell’Avis provinciale di Enna e dell’Avis provinciale di Messina, senza dimenticare il Comune di Enna che ha dato il suo patrocinio. Tema della giornata è stato, infatti, la comunicazione in tutte le sue forme, a partire dalle strategie di comunicazione più idonee ed efficaci a diffondere la cultura della donazione del sangue, sino ad arrivare all’importanza della sicurezza informatica e dei rispettivi metodi utili a riconoscere e a fronteggiare le minacce del web.

Accanto all’ovvia importanza che la comunicazione tramite social riveste in qualunque contesto è necessario verificare quali siano gli effettivi interlocutori di questi social media in modo da sviluppare campagne comunicative che vadano a incontrare gli effettivi bisogni informativi e a promuovere le leve motivazionali più efficaci. Inoltre è di centrale importanza la consapevolezza del più ampio contesto in cui si inserisce il messaggio comunicativo. Non si dimentichi che, del resto, benché i social media vengano inseriti tra i fattori che hanno motivato il comportamento di donazione soprattutto dai nuovi donatori rispetto ai donatori periodici, tali canali rappresentando comunque un fattore relativamente minoritario rispetto all’influenza dei pari, cioè degli stessi giovani.

Per un uso ottimale dei social media nelle campagne di reclutamento e fidelizzazione dei donatori, le associazioni sono chiamate a riconoscere la turbolenza di tali contesti e a svolgere un monitoraggio attento delle opinioni pubbliche sulla donazione di sangue per compiere scelte strategiche nell’uso efficace dei social media. “Da sempre Avis ha a cuore la sicurezza e la privacy dei suoi donatori che deve essere tutelata con grande serietà, per questo crediamo che la giornata sia stata un’occasione perfetta per istruire i giovani avisini che saranno il futuro della nostra associazione, preparandoli a svolgere nel migliore dei modi il servizio di volontariato che ogni giorno portiamo avanti – spiega la coordinatrice della Consulta giovani dell’Avis comunale di Enna Martina Savoca – riponiamo fiducia nei nostri ragazzi e confidiamo che questa sia solo una delle tante iniziative che li vedrà ancora protagonisti”

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