La madre annega, Ismael a 6 mesi resta solo

A Lampedusa poliziotti e dottoressa si occupano del bimbo dopo il naufragio

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Protagonista di una tragedia e di una gara di solidarietà, il piccolo Ismail, rimasto orfano a 6 mesi dopo che la madre è morta in un naufragio, è stato affidato a una dottoressa. Le coccole, la corsa dei poliziotti a comprare latte, pannolini, le parole pronunciate a bassa voce per rassicurarlo. Ismail ha soltanto sei mesi. A prendersi cura del piccino, che ha pianto e si è lamentato per tutta la giornata del 29 aprile, sono stati gli agenti in servizio al centro di primissima accoglienza a Lampedusa.

Il padre, come fa sapere il governatore Renato Schifani, è stato rintracciato in Tunisia. L’uomo, che “non era riuscito a imbarcarsi con la moglie e il figlio”, ha “espresso la volontà di mantenere attualmente l’affido alla famiglia di Palermo per offrirgli un futuro migliore”. “La dottoressa Alessandra Teresi e la sua famiglia – sottolinea Schifani – hanno compiuto un gesto di grandissima generosità e solidarietà offrendosi di accogliere il piccolo Ismail nella loro casa. A loro va il nostro più sincero ringraziamento”.

Ma, aggiungono, “per tutelare la serenità del bambino in questo momento delicato, la famiglia che lo ha accolto ha giustamente chiesto di rispettare la privacy e di spegnere i riflettori sulla vicenda”. Il piccolo è in ottime condizioni di salute. A visitarlo, non appena arrivato a Lampedusa, sono stati i medici del punto pediatrico del Poliambulatorio dell’isola.

La madre del piccolo è fra i tre migranti dispersi dopo che il natante di 7 metri, partito da Sfax, si è ribaltato ed è colato a picco. Quarantasei in tutto, fra cui 13 donne e 7 minori, i naufraghi salvati dalla guardia costiera. Il barchino di metallo si è ribaltato perché i migranti che erano a bordo si sono all’improvviso spostati verso la motovedetta che li stava soccorrendo. I militari hanno prima trasbordato i bambini – e fra questi il piccolo Ismail – e poi si doveva procedere con tutti gli altri, ma in 39 sono caduti in acqua; 36 sono stati subito ripescati ma tre, fra cui la mamma del piccolo, sono scomparsi in acqua annegando.

“È un misto di orgoglio e tristezza quella che proviamo, oggi, con i miei poliziotti. Orgoglio per essere sempre dove c’è bisogno e tristezza per i drammi cui assistiamo”, ha detto il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari. “Ci resta la soddisfazione e la crescita interiore che ci danno il sorriso innocente e sincero di Ismail con cui ci impegniamo, come Paese, a offrire una vita di dignità e diritti. Quella di un grande Paese con una Costituzione figlia della cultura di accoglienza”, ha aggiunto.

 

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