Liste a Catania: fuori quella di Bianco, Fdi la più votata

Disfatta per i progressisti: solo Pd e M5s superano 5%

CATANIA – Fratelli d’Italia con 18.532 voti, pari al 15,10%, è il primo partito a Catania. Un dato che sale al 23% se si sommano le preferenze 10.670 (8.69%), ottenute dalla lista civica collegata che porta il nome del candidato sindaco eletto, Enrico Trantino, di FdI. E’ quanto emerge dallo scrutino delle 336 sezioni pubblicato sul sito del Comune. Il quadro delle liste del centrodestra è completato da Forza Italia 15.292 voti (12.46%), Prima l’Italia 13.549 (11.04%), Grande Catania 12.912 (10.52%), Noi moderati Democrazia cristiana di Totò Cuffaro 8.012 (6.53%), Noi con la Sicilia popolari e autonomisti 7.757 (6.32%).

Delle sei liste che hanno appoggiato la candidatura del professore Maurizio Caserta solo il Partito democratico, che ha ottenuto 10.498 voti (8.55%), e il Movimento 5 stelle, con 6.995 voti (5.70%), entrano per l’opposizione nel Consiglio comunale di Catania. Restano fuori da Palazzo degli Elefanti tutte le altre liste che avevano sostenuto il candidato di centrosinistra e M5s, Maurizio Caserta, perché non superano la soglia del 5%. Lo sbarramento blocca l’Alleanza Verdi Sinistra Caserta sindaco (2,42%), Con Bianco per Catania (2,56%), E’ l’ora del popolo (0,49%) e Per Catania-Maurizio Caserta (1,51%).

Il dato che fa clamore è quello della lista dell’ex ministro dell’Interno ed ex sindaco di Catania, Enzo Bianco. Dichiarato non candidabile per 10 anni dalla Corte d’appello della Corte dei conti ha presentato una lista che faceva riferimento a lui, con capolista la figlia, Giulia. La lista ‘Con Bianco per Catania’ viaggia sul 2,56 per cento di preferenze.

Restano dunque fuori perché non hanno superato la soglia di sbarramento del 5%: Con Bianco per Catania, che ha ottenuto 3.144 voti (2.56%), Alleanza Verdi Sinistra 2.963 (2.41%), Per Catania Maurizio Caserta 1.850 (1.51%), E’ l’ora del popolo 615 (0.50%). Non superano lo sbarramento neppure le liste di Cateno De Luca. Sud chiama Nord ha ottenuto 3.989 voti (3.25%) e De Luca per Catania con 979 (0.80%). Non accedono al Comunale anche: Lanfranco Zappalà (Lanfranco Zappaà sindaco) che ha ottenuto 2.322 voti (1.89%), Giuseppe Lipera (Movimento popolare catanese) 1.530 (1.25%), Giuseppe Giuffrida (Giuseppe Giuffrida sindaco) 862 (0.70%) e Vincenzo Drago (Vince Drago vince Catania) con 285 (0.23%).

Nel centrodestra, per FdI dovrebbero scattare tra 6 e 7 posti, 3-4 per la lista Enrico Trantino Sindaco, 5 alla Lega, 5 a Forza Italia, 3 alla Dc, 2 al Mpa, tra 4 e 5 a Grande Catania. Sul fronte progressista, 3 posti scatterebbero per il Pd e 2 per il M5s. Tra i più votati del partito di Giorgia Meloni, nel Consiglio comunale di Catania ci sarà Daniele Bottino, consigliere uscente, che ha ottenuto più di 2.000 preferenze, Andrea Barresi, ex assessore nella Giunta Pogliese. Per Grande Catania entrerebbero Sebastiano Anastasi e Alessandro Campisi.

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