Dopo 28 ore di spoglio Trantino sindaco col 66%

Elezioni in Sicilia: i verdetti. Il neo primo cittadino di Catania: "Lentezza dei dati mortifica la città"

18.53 – Definitivi dopo 28 ore di spoglio i risultati delle 336 sezioni scrutinate a Catania: Vincenzo Drago 0,27%, Lanfranco Zappalà 2,06%, Maurizio Caserta 24, 72%, Enrico Trantino 66,13%, Giuseppe Giuffrida 0,88%, Gabriele Savoca 4%, Giuseppe Lipera 1,95%.

15.50 – A poco più di 24 ore dalla chiusura dei seggi non sì è ancora concluso lo spoglio per l’elezione del sindaco a Catania. Al momento si conoscono i dati di 295 sezioni su 336. Il candidato a sindaco del centrodestra, Enrico Trantino, è al 66,21% e quello del centrosinistra e del M5s, Maurizio Caserta, al 24,60%.

15.46 – “In Sicilia il M5s c’è e va avanti con forza e passione. A Paceco abbiamo vinto con il nostro Aldo Grammatico a cui vanno i miei complimenti. Il M5s ha contribuito alle vittorie dei sindaci in coalizione a Carlentini, Ravanusa, Trabia e Villafrati. In tanti comuni siciliani eleggiamo consiglieri comunali e mettiamo dentro assessori per continuare l’azione di radicamento. Nelle amministrative non abbiamo mai brillato, ma in Sicilia il trend rispetto al risultato nazionale è sicuramente migliore anche in ottica di coalizione. Inutile nasconderlo il vero vincitore è l’astensionismo, cioè la sconfitta di tutta la politica”. Così scrive sul proprio profilo Fb il referente del M5s in Sicilia, Nuccio Di Paola. “Agli attacchi e critiche contro il M5s francamente ci siamo abituati, non è la prima e non sarà l’ultima volta. Attacchi e critiche che spesso arrivano da chi con zero coerenza ha lasciato il M5s. A tutti loro abbiamo sempre risposto con vera coerenza e impegno – aggiunge Di Paola -. La linea del M5s è segnata: quella dell’apertura alla società civile (come a Licata, dove con il nostro candidato sindaco raggiungiamo il 32,10% e come lista raggiungiamo l’11,74%) e del sempre più forte radicamento sui territori, anche grazie alla recente nomina dei referenti provinciali e l’avvio dei gruppi territoriali. Non ci fermiamo, continuiamo con ancora più forza, passione e perseveranza insieme al presidente Giuseppe Conte, che non smetterò mai di ringraziare, per costruire la nostra visione di Sicilia alternativa al centrodestra. #lAltraSicilia è possibile e la continueremo a costruire tutti insieme con il M5s”.

13.31 – “Con i dati ormai consolidati, possiamo affermare che con le due liste messe in campo, Prima l’Italia e il Quadrifoglio, il nostro partito è abbondantemente il primo in provincia di Catania”, affermano, in una nota congiunta, la deputata nazionale, Valeria Sudano, e regionale, Luca Sammartino, della Lega sulle Comunali nel capoluogo etneo e in provincia. “Quattro sindaci eletti, decine di consiglieri comunali – aggiungono i due esponente della Lega – con percentuali nettamente superiori alle due cifre in tutti i comuni chiamati al voto. Un risultato arrivato grazie al grande sforzo di un gruppo umano e politico che condivide un modo di fare politica legato alla presenza costante, all’ascolto e al confronto. Un impegno che oggi ci vede protagonisti nel Parlamento nazionale e nel governo regionale con l’obiettivo di trovare le soluzioni più idonee a creare le condizioni per lo sviluppo della nostra meravigliosa terra di Sicilia. Gli elettori della nostra provincia – osservano Sudano e Sammartino – hanno voluto premiare questo impegno, riconoscendo la credibilità e le capacità delle candidate e dei candidati messi in campo e il loro quotidiano e incessante lavoro nei territori. Siamo consapevoli che l’unico modo per ringraziare i cittadini per questa grande attestazione di fiducia è quello di lavorare già da oggi per garantire il buon governo delle nostre città e dei nostri paesi”.

12.28 – “Mi dispiace riscontare questa lentezza nell’elaborazione dei dati riguardanti lo spoglio delle schede elettorali. Francamente mortifica una città che spera di avere una marcia in più sul tema della sostenibilità digitale”, ha detto il neo sindaco di Catania, Enrico Trantino.

12.19 – Pippo Gianni con 2.643 voti (34,78%) è stato riconfermato sindaco di Priolo. Secondo è Alessandro Biamonte con 2.582 preferenze (35.94%). Seguono Michela Grasso (18,07%) e Giorgio Pasqua (9,21%).

11.51 – “Il presidente Giorgia Meloni mi ha chiamato ieri per compiacersi, felicitarsi e per dire, se mai ci fosse stato bisogno, che è a disposizione, non mia, ma della città di Catania – ha detto il neo sindaco di Catania Enrico Trantino incontrando i giornalisti nella sede del suo comitato elettorale -. Il presidente Antonio Tajani mi ha mandato un messaggio. Non escludo l’abbia fatto anche Matteo Salvini, ma sono indietro nella verifica dei messaggi”.

11.40 – Catania avanza lentamente verso i risultati definitivi. Dopo lo scrutinio di 233 sezioni su 336, Trantino è al 66%; seguono Caserta (24), Savoca (4), Lipera e Zappalà (2), Giuffrida (1) e Drago (0,2). Per quel che riguarda le liste, Fdi comanda col 15%, poi Forza Italia col 12, Prima l’Italia con l’11 e Grande Catania col 10. Il Pd è all’8%, il M5s al 5.

11.16 – Definitivi i risultati anche a Siracusa: Messina e Italia vanno al ballottaggio rispettivamente con il 32 e il 23%. Al terzo posto Giunta col 19, quindi Bandiera il 9, Garozzo l’8, Mangiafico il 3, Trigilio il 2 e Mouddih l’1%.

11.10 – “La Democrazia cristiana si afferma come primo partito a Modica ed entra nella storia per l’elezione della prima donna sindaco in città, con il 23,26%”. Esulta il segretario nazionale della Dc, Totò Cuffaro. “Siamo il primo partito anche a Licata – aggiunge -, con il 12,99%. Attendiamo adesso il risultato definitivo a Catania”.

11.03 – Arrivano i risultati definitivi da Ragusa e Trapani. A Ragusa l’uscente Cassì si conferma con il 63%, dietro di lui Schininà col 19, Cultrera col 9 e Firrincieli con l’8. Anche a Trapani il sindaco rimane lo stesso: Tranchida vince infatti col 42%, evitando il ballottaggio con Miceli (37%). Staccati Brillante (13%) e Garuccio (6%).

9.55 – A poche sezioni dalla fine (118 su 123), Siracusa vede Messina col 32% e Italia col 23%. I due si affronteranno al ballottaggio. Dietro di loro Giunta col 19%, Garozzo e Bandiera con l’8. Per quanto riguarda le liste, la prima è Fratelli d’Italia col 9,6%.

8.51 – A poco più di metà dello scrutinio si configurano a Catania anche i risultati delle liste. La più votata è Fratelli d’Italia col 14%, quindi Forza Italia al 12, Prima l’Italia all’11, Grande Catania al 10. Il Pd arriva all’8%, Il M5s al 5. Meglio dei cinquestelle la Democrazia cristiana, col 6%. Sud chiama Nord, il partito di Cateno De Luca, ottiene il 3,5%

8.19 – Si deciderà al ballottaggio chi sarà il prossimo sindaco a Piazza Armerina: a sfidarsi Nino Cammarata e Massimo Di Seri, quest’ultimo spinto da Forza Italia, che si afferma come primo partito con più del 15% dei consensi. Riconferma a Comiso per il sindaco uscente Maria Rita Annunziata Schembari, che vince con il 74%; Salvatore Liuzzo, sostenuto da tre liste tra cui quella del Pd, si ferma al 25,90%. Il centrodestra conquista Licata: Angelo Balsamo è il nuovo sindaco con il 59,97% dei voti; si ferma al 32% Fabio Amato, che era appoggiato da Pd, M5s e Snc di Cateno De Luca. Terza piazza per Angela Iacona (7,96%), a sostenerla tre liste di centro. La Dc è il primo partito con il 12,68%, dietro il M5s con l’11,72%. Fuori dal Consiglio comunale il Pd, sotto quota 5%. A Modica la spunta Maria Monisteri Caschetto, con oltre il 67%. Exploit della Dc, prima lista, sopra il 23%. Il M5s non supera lo sbarramento del 5%, dunque è fuori dal Consiglio comunale.

8.14 – Massimiliano Giammusso è stato eletto sindaco a Gravina di Catania: ha ricevuto il 73,27% dei voti. Sette liste superano il 5%, solo Scn poco sopra il 2%. Rimane fuori dal Consiglio comunale anche il M5s che ha ottenuto il 3,65%, il suo candidato sindaco Stefano Longhitano ha avuto il 4,39%. A Mascalucia vince Vincenzo Magra con il 59,44%, Prima l’Italia-Lega è il primo partito con il 15,11%. Il M5s ottiene appena il 2,66%. Ad Acireale sarà il ballottaggio a decidere chi tra Roberto Barbagallo e Nino Garozzo sarà il nuovo sindaco. Prima l’Italia-Lega è il primo partito, oltre il 10%. Quasi un plebiscito a Biancavilla per Antonio Bonanno, eletto sindaco con oltre l’81% dei voti. Ad Aci Sant’Antonio vanno al ballottaggio Quintino Rocca (33,9%) e Giuseppe Santamaria (30,13%). Tra le cinque liste di Santamaria, Fi e Dc non superano il 5% e rimangono così fuori dal Consiglio comunale. FdI ottiene l’11,53%, il suo candidato Antonio DI Stefano è quarto (15,28%).

8.03 – Sulla sua pagina Facebook il nuovo sindaco di Catania pubblica una vecchia foto in bianco e nero che lo immortala da piccolo con il padre Enzo in un comizio del Movimento sociale italiano: “Cinquantuno anni fa – scrive Enrico Trantino -. Un bambino si affacciava su piazza Università durante il comizio di suo padre. Non ricordo cosa pensasse. Ma deve avere sognato che quel mondo incantato visto con gli occhi di chi è innocente, dovesse piacere alla folla festante. Quel bambino si fece adulto. E dalla stessa piazza parlò a tanta gente. Le illusioni di allora erano svanite, ma sapeva che molti riponevano fiducia in lui. E lo dimostrarono. Adesso quell’adulto deve dimostrare di avere meritato il consenso. Non è tempo di festa, ma di responsabilità. Essere sindaco non è un titolo, fregio o mostrina. Deve essere impegno a favore di una comunità. Perché ricominci a credere in se stessa e a nutrire la speranza di un cambiamento. Lo dobbiamo ai nostri figli. Lo dobbiamo a chi è rimasto indietro. Lo dobbiamo a chi ha smesso di sperare. Lo dobbiamo a una città straordinaria. Io amo Catania”.
7.47 – Ancora in corso lo scrutinio per le elezioni amministrative in Sicilia, ma i verdetti sono già stati scritti. A Catania il nuovo sindaco è Enrico Trantino: quando sono state completate 179 sezioni su 336, quindi circa metà, il candidato del centrodestra è al 67% delle preferenze: dietro di lui staccatissimo Maurizio Caserta con il 22%, Gabriele Savoca con il 4%, Giuseppe Lipera e Lanfranco Zappalà col 2%, Vincenzo Drago e Giuseppe Giuffrida con poco meno dell’1%.

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