“Vogliono uccidermi”: spari e paura a Librino

Catania. Concetto Trippa si è consegnato dopo 6 ore ad alta tensione VIDEO

CATANIA – Vedeva i mostri e sparava, probabilmente in preda ad una crisi dovuta all’assunzione di stupefacenti dopo aver pubblicato un video su tik tok ed aver chiamato la madre alla quale aveva detto di sentirsi male. Il folle pomeriggio di Concetto Trippa, 33 anni, comincia intorno alle 14.30 di ieri e si conclude in serata dopo ore ad alta tensione, che hanno reso necessario l’intervento di una squadra speciale proveniente da Palermo.

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“Vogliono uccidermi, mi hanno dato del cibo sigillato con veleno per topi”: il tono di voce agitato mentre pistola in pugno si spostava nel suo appartamento di Librino fino spingersi nelle scale al 12esimo piano di un palazzo in viale San Teodoro. Sono servite tutta l’esperienza e la pazienza del personale delle Volanti e della Squadra mobile della Questura di Catania con il supporto, nella fase finale, dei negoziatori arrivati da Palermo e di uno zio, per fermare Concetto Trippa, in evidente stato di alterazione psichica. A fare intervenire gli agenti e personale del 118 era stata la madre, allarmata dopo avere ricevuto una chiamata del figlio in cui le diceva che era solo a casa e che stava molto male. Alla madre e in un video pubblicato su TikTok avrebbe detto “Sono stato avvelenato”, riferendosi presumibilmente alla droga. Avrebbe dichiarato di “vedere i mostri” e contro di loro avrebbe anche sparato, tutto questo mentre metteva a soqquadro l’abitazione in cui vive con la moglie e 3 figli, in quel momento fortunatamente assenti.

Dopo la mediazione ed il conseguente arresto, la polizia ha effettuato un sopralluogo nell’appartamento, rinvenendo due bossoli e dei fori nei muri (uno nella scala, l’altro nel soggiorno) ed alcuni petardi esplosi. Ulteriori controlli hanno permesso di ritrovare, occultata all’interno di una cabina armadio, una pistola Berretta calibro 9 corto, con matricola abrasa ed una cartuccia ancora nel caricatore, una cartuccia inesplosa nonché un borsone con numerosi artifizi pirotecnici ed una bustina di cellophane con grammi 10 di marijuana. Dopo le formalità di rito, Trippa è stato rinchiuso nel carcere di piazza Lanza.

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