Un percorso diagnostico terapeutico regionale per l’autismo

di Nuccio Sciacca. Esperti e specialisti esaltano il ruolo strategico delle nuove tecnologie

I disturbi del comportamento e l’autismo sono in costante aumento ed è sempre più complesso l’approccio a questi particolari pazienti. Gli specialisti sono però convinti che un intervento precoce possa dare i suoi frutti e anche la tecnologia che è da sempre un tema caro all’analisi del comportamento, fin dalle learning machines studiate da Skinner e Keller alla fine degli anni ’50, è un ottimo partner. Non è un caso che gli analisti del comportamento abbiano visto nello sviluppo del computer e della tecnologia informatica, dagli anni ’80 in poi, un’occasione per creare e monitorare training di apprendimento efficaci e rigorosi. Ecco allora nascere il metodo Aba, acronimo inglese di Applied Behavioral Analysis (analisi comportamentale applicata), la scienza che si occupa di descrivere le relazioni tra il comportamento degli organismi e gli eventi che lo influenzano. Il campo di applicazione di questa tecnica in cui si è mostrata una più significativa crescita e applicazione è proprio quello riguardante i bambini con disturbo autistico.

Anni di studi e ricerche hanno dimostrato l’efficacia del metodo Aba nel ridurre comportamenti disfunzionali e nel migliorare e aumentare la comunicazione, l’apprendimento e comportamenti socialmente appropriati. Ecco perché l’incontro organizzato a Sant’Agata li Battiati, nel Catanese, come formazione e scambio scientifico fra professionisti della salute ed enti di cura e ricerca è stato di particolare attualità per dibattere i più recenti sviluppi dell’Aba di terza generazione (Rft based) e le tecnologie informatiche di ultima generazione. L’organizzazione è stata di ABAxCatania, Iescum e Behaviour Labs, con il patrocinio della Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile (Sinpia) Sicilia e dell’Asp Catania. Gli esperti hanno fatto il punto, in particolare, sulle tecnologie robotiche e informatiche al servizio dell’abilitazione dei Disturbi dello Spettro Autistico.

Un piano regionale unitario per l’autismo evidenziando proprio il ruolo strategico delle nuove tecnologie nel passaggio da approccio prevalentemente sanitario ad approccio ecologico, è stato riportato dal segretario regionale Sinpia, Renato Scifo, mentre il presidente Iescum, professore emerito di Psicologia, Paolo Moderato, ha evidenziato la svolta contestualista con il passaggio dall’Aba di prima a quella di terza generazione. Giovambattista Presti, vicepresidente Iescum, ha ricordato come “fino a 10 anni fa vi erano due fattori limitanti nell’impiego su larga scala della tecnologia per interventi basati sull’Aba al di fuori dell’ambiente di ricerca che li aveva sviluppati e studiati ed erano i modelli maggiormente meccanicisti e meno naturalisti dell’Aba di prima generazione e la programmazione altrettanto rigida dei software”.

“Due sono gli eventi rilevanti che fanno invece prevedere un cambio di questo paradigma – ha continuato Presti – l’adozione di modelli di intervento più naturalistici in campo Aba e l’uso di tecnologie miste, server-based che attraverso algoritmi, anche basati sull’intelligenza artificiale che possono esprimersi in modo multipiattaforma, rendono i software individualizzabili a livello di specifici profili dei singoli individui. In particolare, la tecnologia offre adesso diverse piattaforme incluse quelle robotiche che flessibilmente offrono occasioni per creare contesti di apprendimento sofisticati, includendo quelli relativi a emozioni e stati della mente”.

Le opportunità offerte dalle tecnologie robotiche sono state elencate da Marco Lombardo di Behaviour Labs. Sono quindi intervenuti Martina Leuzzi (coordinatore Centro ABAxCatania), Chiara Vona (responsabile terapie Centro ABAxCatania) e sulle esperienze in Sicilia delle tecnologie robotiche/informatiche: Mirjam Zingali del Centro Autismo Asp Catania di cui è responsabile Sabrina Baieli che si è poi soffermata della necessità di un intervento precoce, Liliana Ruta, Paolo Pace, Mariagrazia Norella e Gaetano Terlizzi. Importante anche il contributo di Antonella Costantino sulla comunicazione aumentativa. (Nella foto da sn Daniele Lombardo, Scifo, Baieli, Costantino, Presti, Marco Lombardo, Ruta, Zingali e Terlizzi).

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