“Alimentazione vegana a scuola? E’ sbagliata”

Il dibattito. Il prof. Calabrese: "Meglio la dieta mediterranea"

“È sbagliato imporre l’alimentazione vegana ai bambini, io non ci sto. Sono già critico per gli adulti, figuriamoci per i bambini, non va bene”. Giorgio Calabrese, medico e docente di scienze dell’alimentazione, si esprime con grande enfasi nel corso della diretta di educazione civica della Tecnica della Scuola dal titolo “Giornata mondiale del sonno ed educazione alla salute, vivere sano per studiare meglio”, seguita da migliaia di studenti in tutta Italia.

Calabrese sostiene che va difesa con i denti la dieta mediterranea: “E’ la più salutista, infatti tutti ce la copiano nel mondo. Con la dieta mediterranea, se non abbiamo il maggior bene, perché molto spesso l’abbiamo abbandonata, sicuramente abbiamo il minor male: parliamo di verdura, di frutta, di legumi, pensate quanto ne mangiano gli orientali, eppure vivono in media dieci anni in meno di noi, perché gli manca il complesso, il tutto. Non è solo mangiare più verdura, più frutta che ti fa stare solo bene, ci vogliono anche le proteine animali, ecco perché non sono vegano. Se noi mettiamo tutte le componenti nutritive energetiche e non all’interno del nostro organismo, avremo un corpo non solo più sano, più longevo, quindi ragazzi cerchiamo di essere molto più mediterranei”.

Durante la diretta vengono illustrati i consigli per avere un corretto e sano stile di vita che si ripercuote sul rendimento scolastico degli adolescenti, tra cui l’esigenza di dormire non meno di otto ore al giorno. “La ricerca scientifica degli ultimi decenni – spiega il presidente Assirem Pierluigi Innocenti – ha documentato come il sonno sia un aspetto fondamentale, sia per il benessere della mente e del corpo degli adolescenti. La memoria viene consolidata durante il sonno, se a scuola apprendiamo delle nuove informazioni, per mantenerle a lungo nel nostro cervello abbiamo bisogno di una buona dormita. In ore i bambini dovrebbero dormire dalle 9 alle 11 ore, i ragazzi dalle 8 alle 10 ore, ma è un obiettivo purtroppo largamente mancato”.

Secondo Ernesto Caffo, presidente del Telefono Azzurro, “i genitori determinano lo stile di vita di un bambino. In questa fase post Covid le famiglie devono riorganizzare la propria vita. La dimensione del sonno dev’essere considerata centrale. La ripartenza dev’essere adattata alle esigenze degli adolescenti. Bisogna ascoltare molto i bambini, mantenere una fascia di 10 ore di sonno, condividere la parte del risveglio. Cogliere i disturbi del sonno che possono essere legati alle tipologie mentali che molte volte possono comparire. La cura dell’ascolto dei genitori è molto importante”.

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