“Non siamo gli utili idioti della sanità pubblica”

Dopo 4 giorni di sciopero, sit-in sotto l'assessorato: il servizio tg di As e Tci

 

PALERMO – Lo sciopero della sanità accreditata privata siciliana, iniziato martedì 21, è terminato con il corteo partito dalla stazione Notarbartolo per arrivare davanti all’assessorato regionale alla Salute in piazza Ottavio Ziino. La manifestazione è la conseguenza finale della serrata delle strutture convenzionate in Sicilia con il Servizio sanitario regionale siciliano, che hanno chiuso le saracinesche per protestare contro la decisione dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo di ridurre i fondi della spesa sanitaria regionale 2022 di circa 30 milioni di euro.

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“Non vogliamo essere gli ‘utili idioti’ della sanità pubblica e del governo regionale in Sicilia. Siano date le giuste risorse economiche per la salute dei cittadini che hanno bisogno di curarsi”, ha detto il presidente siciliano di Acap Salute (Associazione centri accreditati privati salute), Salvatore Pizzuto. Acap accusa il governo Schifani di “mancanza di una programmazione, l’applicazione dei contratti, il pagamento delle spese del 2022, l’uso dei fondi inutilizzati sul fronte dell’emodialisi, della radioterapia e delle liste d’attesa”.

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