Bomba in macelleria, patteggia il catanese geloso

Attentato per una donna contesa, il mandante sarebbe un imprenditore etneo

In cinque hanno patteggiato per l’attentato a una macelleria di Padova, scaturito da questioni di gelosia per una donna contesa. Sotto accusa come mandante il 53enne catanese Salvatore Maria Allia, imprenditore nel settore della sabbiatura e verniciatura di metalli, già in carcere per omicidio dal 2003 al 2018. Gli altri quattro a patteggiare sono Gianluca Zanellato, di 54 anni, Galliano Masiero, 66 anni, la figlia Manuela Masiero di 31 anni e il romeno di trent’anni Remus Georg Ciobanu.

Allia, Zanellato e il 53enne Antonio Zumbo, che invece ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato, avrebbero confezionato un ordigno artigianale riempito di polvere esplosiva che in una notte di giugno dello scorso anno sarebbe stato collocato e innescato a ridosso della macelleria di Andrea Parton. Nell’ambito delle indagini è stato poi scoperto che padre e figlia custodivano nelle campagne di Anguillara un vero e proprio arsenale composto da pistole, fucili a pompa, caricatori, cartucce, fondine e carrelli otturatori. Il giudice leggerà il dispositivo il prossimo 12 di ottobre.

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