Falsa invalida ballava la danza del ventre

Palermo: percepiva la pensione dal 1983, tradita dai social VIDEO

La guardia di finanza di Palermo ha eseguito un sequestro preventivo per un valore di oltre 205 mila euro a una 67enne della provincia di Palermo. La donna ha simulato una grave infermità mentale per beneficiare di un trattamento pensionistico di invalidità civile, integrato dall’indennità di accompagnamento, a partire dal 1983. L’indagata, nel corso degli accertamenti sanitari svolti all’epoca, sarebbe riuscita a ingannare la commissione medica, risultando affetta da una grave patologia, diagnosi successivamente confermata nel 2010, che le ha garantito la corresponsione di un trattamento pensionistico di oltre 800 euro mensili.[fvplayer src=”https://vimeo.com/706029022″ splash=”https://i.vimeocdn.com/video/1425327476-3e72ebe4c151cd9c4ccf8e5517a0886bcec086adcfca6bc0b0f9efec167ee272-d_1920x1080?r=pad”]

In realtà, alla luce degli elementi raccolti dai finanzieri, la donna sarebbe autonoma e in grado di provvedere ai propri bisogni senza alcun aiuto. Nel corso delle indagini, infatti, l’indagata è stata osservata mentre era intenta a fare la spesa al mercato rionale, interagendo normalmente con avventori e commercianti. Inoltre, le foto estrapolate dal suo profilo social la ritraggono in atteggiamenti incompatibili con la patologia certificata: in un’immagine, ad esempio, è ritratta mentre compie attività ludico motoria, nonostante sia stata riconosciuta non rispondente a stimoli esterni.

“Ogni tanto andavo dal dottore e mi facevo prescrivere due pacchi di piccole e le mettevo dentro, e poi infatti le buttavo. Certo, io le caramelle eh… le dovevo prendere, se non le prendo risulta, perché comunque prendo le caramelle, ha capito?”, afferma in una telefonata ascoltata dalla guardia di finanza di Palermo. L’intercettazione alla presunta ‘falsa invalida’ è riportata in un video diffuso dalla sala stampa delle Fiamme gialle. Il gip di Termini Imerese, per salvaguardare gli interessi pubblici, ha emesso un provvedimento cautelare grazie al quale sono state sequestrati oltre 205.000 euro pari alle somme che nel tempo sarebbero state indebitamente percepite dall’indagata.

“E’ di fondamentale importanza il contrasto dei comportamenti illeciti che sottraggono risorse alla collettività, risorse che – afferma il colonnello Gianluca Angelini comandante del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Palermo – devono raggiungere i soggetti che ne hanno effettivamente bisogno, al fine di tutelare le fasce più deboli della popolazione. Nessuno deve più tollerare queste gravi forme di truffa: tutti devono sentirsi investiti della responsabilità di essere sensori della legalità, segnalando comportamenti illeciti di cui si abbia conoscenza, a tutela dei cittadini onesti e rispettosi delle regole”.

 

 

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