Pure in Sicilia bimbi con epatite ignota: “Ma il vaccino non c’entra”

Cresce l'allarme in Europa, 11 casi gravi in Italia. Per il ministero nessun legame col siero anti Covid

Al 22 aprile ci sono 11 segnalazioni che fanno riferimento a bambini individuati in diverse Regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto) con epatite acuta di natura non conosciuta. Solo due sono confermati e a uno giudicato “possibile” è stato eseguito un trapianto. “Una positività per Adenovirus o per SARS-CoV-2 è stata per ora riportata solo in 2 casi sospetti”, dice il ministero della Salute nella circolare inviata oggi alle regioni, alle strutture sanitarie e ai medici.

“Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid – dice il ministero – e un questionario somministrato ai casi, su alimenti e abitudini personali, non ha identificato alcuna esposizione comune. Sebbene le indagini di laboratorio abbiano escluso in tutti i casi un’eziologia virale di tipo A, B, C, D ed E, le autorità sanitarie del Regno Unito considerano l’ipotesi infettiva la più probabile, dato il quadro epidemiologico e le caratteristiche cliniche dei casi. Sono state avviate, e sono in corso, anche indagini tossicologiche”.

Si sta però allargando in tutta Europa l’allarme per le epatiti acute di origine sconosciuta, che colpiscono bambini sotto i 10 anni, in alcuni casi con forme talmente gravi da provocare un’insufficienza d’organo. Dopo quelli in Scozia, Inghilterra e Spagna, nuovi casi sono stati segnalati in Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e negli Usa.

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