Assegnati i soldi: Catania ridisegnata dal Pnrr

Per la città 11 progetti da completare entro il 2026 GLI INTERVENTI

CATANIA – Una sintesi progettuale tra i ‘margini urbani’ di Catania e dell’area jonica pedemontana e il recupero delle periferie degradate del Calatino. I piani integrati promossi dall’amministrazione comunale con la città metropolitana sono tra quelli finanziati dal Pnrr tra le 14 aree metropolitane italiane. A Catania è stato concesso un finanziamento di 185 milioni di euro, di cui 134 mln ai progetti di rigenerazione urbana del comune capoluogo e all’area area jonico-etnea e 51 mln di euro ai comuni del Calatino. Il provvedimento dei ministri Lamorgese e Franco, rispettivamente a capo dei dicasteri dell’Interno e delle Finanze, attribuisce le risorse (una prima tranche del 10% arriverà subito) per ogni fase, da quella progettuale a quella realizzativa, da concludersi entro il 2026.

Per la città di Catania gli investimenti ammontano a poco più di 74 milioni di euro con undici progetti che svariano dal recupero di zone degradate come quelle di San Berillo, Ognina o Librino, fino alla rigenerazione delle zone a verde e dei parchi a Monte Po o Librino

In dettaglio le opere da realizzare riguardano anzitutto il completamento del Piano riqualificazione del vecchio San Berillo con la realizzazione di parco urbano tra piazza della Repubblica, via Maddem, piazza Grenoble; l’estensione dell’asse alberato e della pista ciclabile di via Di Prima; la realizzazione di spazi pubblici verdi e pavimentati tra via Pistone e via delle Finanze; la realizzazione dell’Urban center e di nuove sedi degli uffici comunali; la riqualificazione diffusa delle percorrenze e della viabilità interna pedonale e ciclabile.

Interventi di riqualificazione (pedonale e isole di compensazione verde) sono previsti in corso Sicilia e nelle aree delle uscite della linea Metro/FCE; la realizzazione di un giardino pubblico tecnologico e un parcheggio multipiano interrato a piazza Pietro Lupo e, infine, interventi di rigenerazione in piazza Vincenzo Bellini (Teatro Massimo) e aree adiacenti, fino a piazza Pietro Lupo.

Per quanto riguarda Librino, è prevista la realizzazione del nuovo parco, con spazi sportivi e attrezzature in ampliamento del nuovo campo da rugby. In cantiere anche il rinnovo delle sezioni stradali di viale Librino-Moncada e viale S. Teodoro, per favorire la mobilità dolce e l’accessibilità pedonale con l’inserimento di un parco urbano lineare e aree verdi; la ristrutturazione del plesso della scuola Brancati su viale S. Teodoro. Nel mirino pure Nesima Superiore, la contrada Monte Po di via Palermo alta e un parco urbano, come cerniera verde della zona. Ci saranno anche attrezzature per lo sport, inclusione sociale, recupero e ripristino delle aree del fiume Acquicella. Grande attenzione è stata data anche a Ognina con una ricucitura degli spazi frammentati che dalla stazione e dal parcheggio Fs portano al mare, con un complesso di interventi coordinati con parchi suburbani in un’ottica di funzionalizzazione eco sostenibile.

“Le proposte sul vecchio San Berillo – dice l’amministrazione -, oltre a emancipare dall’emarginazione per troppo tempo subita uno dei più bei scorci cittadini, ci attendiamo creino pure le premesse per incoraggiare gli interventi dei privati nel recupero del patrimonio edilizio del quartiere e la redazione del piano industriale di corso Martiri della Libertà, e così rimarginare lo squarcio che da decenni lacera il centro storico di Catania. La realizzazione del parco di Librino e di Monte Po costituisce obiettivo improrogabile per aumentare la quantità e qualità di verde della città e rivitalizzare il contesto fisico e sociale di quelle aree. Adesso comincia il countdown perché le opere vengano realizzate entro la scadenza di giugno 2026. Nella consapevolezza delle difficoltà strutturali che il Comune attraversa”.

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