La protesta delle isole: “E’ sequestro di persona”

Manifestazione nei porti: "I casi drammatici sono infiniti, chiediamo deroga al decreto"

“Isolani sì, isolati mai. Ridateci la nostra strada”, è lo slogan dei cittadini delle isole minori d’Italia, riuniti in sei comitati per chiedere una deroga al decreto legge che dal 10 gennaio prevede l’uso del green pass rafforzato anche sui traghetti. “Solo su 4 delle 87 isole minori abitate esistono presidi ospedalieri – spiegano -. La situazione è drammatica, si profila il sequestro di persona per chi non può mostrare il lasciapassare perché è scaduto, ha fatto solo la prima dose e non sono trascorsi 15 giorni, non vuole o non può vaccinarsi. I casi di necessità per motivi di salute, lavoro, studio, ricongiungimento familiare, usufrutto di abitazioni sono infiniti”.

A Lipari – sostengono i comitati – ci sono malati oncologici che non possono più curarsi, a Carloforte madri che non possono più rivedere i loro figli, all’Elba chi non può assistere i genitori anziani, rimasti sulla terraferma. Ma la questione riguarda tutte le comunità isolane e il turismo locale”.

I sindaci dei 35 Comuni che rappresentano 240 mila cittadini, riuniti nell’Ancim (Associazione nazionale Comuni isole minori) hanno fatto appello al governo per una deroga al decreto legge. I cittadini dei comitati per la mobilità sulle isole minori (12 isole finora) hanno già avviato azioni legali e si troveranno lunedì prossimo alle 10 sui porti per manifestare contro l’esilio forzato.

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