Catania riStretto, ma c’è Sipos

di Alberto Cigalini. I rossazzurri non ripetono la bella prova del derby col Palermo: Messina due volte avanti, risolutivo il croato che propizia il gol di Albertini e firma il 2-2 (f. Galtieri). Grave errore di Stancampiano, bene i cambi

di Alberto Cigalini

La regola non ammette eccezioni. Nel bene e nel male. Ogni derby è una trappola. Se poi ne giochi uno dopo l’altro le variabili si moltiplicano in maniera esponenziale. Così il Catania, gasato dalla brillante vittoria contro il lanciatissimo Palermo, si ritrova a tirare un sospiro di sollievo per aver evitato in riva allo Stretto la sconfitta contro un Messina in piena crisi societaria, reduce da un 5-0 al passivo e protagonista di una serie negativa che l’aveva visto raccogliere appena un punto nelle ultime sei giornate.

Ezio Raciti, tecnico catanese chiamato appena quattro giorni fa a rilevare Capuano sulla panchina giallorossa, per un soffio non riesce a rifilare un altro scherzetto alla squadra della sua città dopo quello di Siracusa nel gennaio del 2019. Con sano realismo, il nuovo allenatore imposta una partita di contenimento difendendo a cinque, lasciando l’iniziativa agli avversari e cercando di colpire in ripartenza. Piano che per poco non vale i tre punti, complice un Catania in tono minore.

I rossazzurri tengono sì a lungo la palla e l’iniziativa, ma sembrano un po’ scarichi sul piano fisico e mentale. Se poi, ancora una volta, si commettono gravi errori individuali come quello di Stancampiano sul primo gol dei padroni di casa, è chiaro che tutto diventa più complicato: la mancata presa del portiere sul tiro senza pretese di Damian e la scarsa reattività evidenziata su Rondinella, scaltro nell’avventarsi sulla sfera ribadendo in rete, imprimono all’incontro la piega più favorevole al Messina.

In una domenica di poca brillantezza per il bomber Moro, che si dimostra umano concedendosi una giornata senza lampi e mancando una buona opportunità in chiusura di primo tempo con un destro alto su assist di Biondi, è l’altro centravanti rossazzurro, Leon Sipos, a farsi sentire. Buttato nella mischia dopo l’intervallo insieme con Russotto per propiziare il passaggio al 4-4-2 con Greco dirottato sull’esterno, l’attaccante croato mette, a vario titolo, la firma sulle due reti dei suoi, maturate in una ripresa in cui il Catania beneficia dell’innesto di altri nuovi entrati come Zanchi, più incisivo di Pinto sulla corsia mancina, e Albertini, inserito a destra riportando in mezzo Greco al posto di Maldonado. 

Nomi che, guarda caso, saltano fuori nelle azioni dei gol. Il pari nasce da un traversone di Zanchi prolungato in area da Moro per Sipos, agevolato da un mancato intervento di Carillo: il tocco calibrato del croato finisce sulla traversa ma il più lesto di tutti sul tap in è Albertini, al primo centro di un’annata travagliata dopo il lungo stop per Covid in avvio di stagione. Incassato il 2-1 messinese quattro minuti più tardi con un destro piazzato di Marginean a conclusione di un fraseggio nel quale Claiton e soci lasciano troppa libertà agli avversari ribadendo una pecca ricorrente, il Catania evita il ko proprio con Sipos, bravo ad allungarsi su un traversone di Zanchi sfruttando l’uscita fuori tempo dell’insicuro Lewandowski. 

Il 2-2 conclusivo è la fotografia dei limiti difensivi delle due squadre e, più in generale, del girone d’andata del Catania, che giunge al giro di boa con 26 punti sul campo (-2 di penalizzazione) e almeno altri 6-7 smarriti per strada in modo banale tra errori individuali e finali di gara rocamboleschi. Ma per il 2021 rossazzurro non è ancora tempo di andare in archivio. Restano due partite da giocare: una al Massimino col Monopoli mercoledì prossimo, l’altra in tribunale il giorno precedente. E con tutto il rispetto per i biancoverdi, il campo principale non è quello verde.

ACR MESSINA-CATANIA 2-2
Acr Messina (3-5-2): Lewandowski 5; Fantoni 5.5, Carillo 5, Mikulic 5.5; Rondinella 6.5 (15′ st Marginean 6.5), Fofana 6.5, Damian 6.5 (45′ st Konate sv), Simonetti 6 (38′ st Celic sv), Fazzi 6; Balde 5 (15′ st Russo 6); Adorante 5.5 (45′ st Distefano sv). In panchina: Fusco, Nicosia, Goncalves, Catania, Busatto. Allenatore Raciti 6
Catania (4-3-3): Stancampiano 4.5; Calapai 6, Claiton 5.5, Ercolani 5.5, Pinto 5.5 (20′ st Zanchi 6.5); Rosaia 6, Maldonado 5 (20′ st Albertini 6.5), Greco 6 (38′ st Provenzano sv); Biondi 6 (1′ st Russotto 6.5), Moro 5.5, Piccolo 5 (1′ st Sipos 7). In panchina Sala, Borriello, Pino, Ropolo, Izco, Cataldi, Frisenna. Allenatore: Baldini 6
Arbitro: Gualtieri di di Asti 6
Reti: 19′ pt Rondinella, 30′ st Albertini, 33′ st Marginean, 35′ st Sipos.
Note: Pomeriggio freddo, ma soleggiato. Presenti sugli spalti circa 1.200 spettatori, trasferta vietata ai tifosi del Catania.
Ammoniti: Carillo, Lewandowski, Fazzi, Marginean, Biondi, Russotto. Angoli: 5-8. Recupero: 2′; 8′.

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