Catania, le mogli dei medici rinnovano il direttivo

di Nuccio Sciacca. Riunione dell’Ammi: tutti i nomi e le cariche

L’Ammi di Catania ha rinnovato il proprio direttivo al Palazzo Biscari. L’associazione mogli medici italiani è una no Profit costituita dalle mogli, dalle vedove, dalle compagne e dalle madri dei medici e dei laureati in odontoiatria, dalle donne medico, dalle odontoiatre, dalle farmaciste, dalle biologhe e dalle psicologhe, riunite dal comune desiderio di finanziare la ricerca in campo medico e di promuovere iniziative nel campo della prevenzione e dell’educazione sanitaria, attraverso seminari, conferenze ed eventi culturali vari.

Nasce nel 1970 a Mantova a opera di un gruppo di mogli di medici (da cui l’origine della sua denominazione scaturita dal ruolo di più attiva collaborazione che allora la moglie del medico rivestiva nella professione del marito) per attuare compiti morali, sociali, culturali e assistenziali nei confronti della donna.

La sezione di Catania ha confermato presidente Antonella Di Maggio, vicepresidente Maria Clorinda Mazzarino Grassi, segretaria Maria Torrisi, tesoriera Rachele Tripi Zimbone. Consiglieri: Diana Altadonna Grasso, Angela Arena Varsalona, Nerina Azzia Tomasello, Carmela Mirabella Napoli, Marcella Renis Favetta, Alessandra Russo, Francesca Sanavio Bartolotta.

Collegio probiviri: Maria Luisa Butera D’Agostino, Maria Ciancitto Galvani, Pina Triscari Sangiorgio, Sarita Giuffrè Ardita, Tina Carcione Attinà. Collegio revisore dei conti: Marina Francaviglia Sorrentino, Silvana Pettinato Rubulotta, Patrizia Seminerio Vasco, Giuseppina Raciti, Vincenza Speranza.

“Oggi l’Ammi persegue con molteplici iniziative gli scopi statutari e opera in stretta collaborazione con la classe medica, per un’educazione sanitaria e una corretta divulgazione della medicina preventiva in favore della popolazione – spiega Di Maggio -; in questa ottica ogni anno viene organizzato un seminario nazionale su argomenti di rilevante interesse scientifico e un tema nazionale che viene indicato e discusso con tavole rotonde e conferenze dalle 63 sezioni italiane che hanno all’attivo circa 3.000 iscritte”.

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