Contro Salvini deporrà pure Richard Gere

Cominciato il processo Open Arms a Palermo: scontro in aula sull'attore

Il segretario della Lega Matteo Salvini lascia il tribunale dopo che il Gup Lorenzo Jannelli lo ha rinviato a giudizio per il caso Open Arms, Palermo, 17 aprile 2021. ANSA / IGOR PETYX

PALERMO – “Signor Salvini è così che lei salva vite innocenti?” E’ la scritta su un cartellone esposto davanti al carcere Pagliarelli, a Palermo dove è in corso il processo al senatore Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e omissioni di atti d’ufficio per il caso Open Arms.

A esporlo con un flash mob è un gruppo di ragazzi del movimento artistico-culturale Our Voice. Nella performance viene rappresentato Salvini seduto su una sedia, mentre ai suoi piedi ci sono quattro ragazzi seminudi colorati d’oro e d’argento che allungano le braccia verso altri due giovani di pelle bianca e nera.

L’udienza è cominciata con le questioni preliminari poste dalla Procura di Palermo. Salvini è accusato di aver impedito, nell’agosto del 2019, a 147 migranti soccorsi in mare dalla nave della ong Open Arms l’attracco al porto di Lampedusa. L’accusa è rappresentata in aula dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Marzia Sabella e dai pm Gery Ferrara e Giorgia Righi.

Il legale di parte civile della ong Open Arms ha citato a deporre Richard Gere. L’attore salì a bordo della nave il 9 agosto per rendersi conto delle condizioni di salute dei 147 migranti soccorsi in mare dalla ong spagnola. Una richiesta alla quale la Procura di Palermo si è opposta. Il procuratore Lo Voi ha escluso la rilevanza della testimonianza di Gere e ha parlato di “spettacolarizzazione e risonanza che non interessano alla Procura”. Per i pm per descrivere le condizioni dei naufraghi soccorsi in mare e in attesa di sbarco “ci sono testi ben più qualificati”. La difesa di Salvini non si era opposta alla citazione.

La disputa è stata risolta dal tribunale, che ha ammesso tutti i testi citati dalle parti, compreso l’attore. Quindi deporranno ministri ed ex ministri.

Tra le richieste probatorie della Procura ventisei testimoni tra cui l’ex premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, 59 documenti e l’interrogatorio del leader della Lega Matteo Salvini. Tra i documenti: le comunicazioni intercorse tra le autorità coinvolte nella vicenda dal momento dalla prima richiesta di porto sicuro avanzata dalla nave allo sbarco a Lampedusa, il decreto ministeriale che sancì il divieto di ingresso della Open Arms con i 147 migranti a bordo, gli atti della Procura dei Minori sulla presenza dei minorenni a bordo, le relazioni psicologiche e mediche sullo stato delle persone che si trovavano sulla imbarcazione spagnola.

I pm hanno chiesto l’ammissione anche di una serie di atti come la decisione del Tar che annullava il divieto di sbarco deciso dal Viminale, i verbali della polizia scientifica sulle condizioni dei migranti a bordo della Open Arms, la sentenza del gup di Siracusa che ha assolto il comandante della Open Arms in un altro processo, la decisione a carico dell’Italia del Comitato Onu in un caso di omesso soccorso e la corrispondenza tra l’ex premier Conte e Salvini sulla vicenda della nave spagnola.

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