Soldi a palate per Stm, Catania si frega le mani

Ricavi mondiali in enorme crescita, i sindacati etnei ora aspettano nuovi investimenti

CATANIA – Ammontano a una cifra pari a 2,99 miliardi di dollari i ricavi netti che ha fatto registrare STMicroelectronics a livello mondiale, assieme a un margine lordo del 40,5%, margine netto del 16,3% e un utile netto di 412 milioni di dollari.
Numeri da capogiro quelli relativi al secondo trimestre 2021, presentati dal presidente e ceo Jean Marc Chery, che prevede già un aumento a 3,20 miliardi di dollari di ricavi per la terza trimestralità, con una crescita del 20% rispetto allo scorso anno.
Cifre che si stanno riflettendo anche sulle prospettive di crescita dello stabilimento di Catania, come spiega Angelo Mazzeo segretario provinciale della federazione Ugl Metalmeccanici. “Dopo la brusca frenata che abbiamo dovuto subire inevitabilmente nel 2020, a causa dello scoppio della pandemia, il mercato globale si sta pian piano riprendendo e la domanda è in forte aumento anche per via delle nuove tecnologie legate all’automotive. E’ un segnale di grande speranza per il futuro, tenuto conto che Catania è uno dei principali poli produttivi della multinazionale”.
Questo significa “che gli investimenti nel nostro sito saranno ancor più consolidati e accelerati, a cominciare dal completamento del nuovo modulo dove i lavori stanno procedendo bene, oltre che ci auguriamo anche progressivamente incrementati”, aggiunge il segretario. “Alla luce di questi dati, a questo punto, non possiamo che augurarci una nuova stagione di potenziamento degli organici”.

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