‘In ginocchio per la cenere lavica’

di Tonino Demana. Coldiretti sollecita una norma ad hoc. L'assessore Cantarella: "Serve una legge speciale" VIDEO

CATANIA – Ormai è un’emergenza in piena regola con sei mesi di cenere no-stop sui paesi pedemontani e danni ingenti specie al comparto agricolo. La Coldiretti, per voce di Mario Faro, sollecita interventi e chiede l’istituzione di una comunità etnea che sostenga gli operatori del settore, ormai allo stremo per una calamità naturale che si protrae da diverso tempo.

“La copiosa emissione di cenere vulcanica dall’Etna è diventata un fenomeno strutturale e cronico che i comuni etnei non possono più affrontare con provvedimenti occasionali, serve una legge speciale”: lo afferma Fabio Cantarella, assessore all’ambiente del Comune di Catania . “Chiedere periodicamente lo stato di calamità davanti alle frequenti eruzioni del vulcano non serve a nulla, sarebbe assolutamente più utile avere una normativa organica ad hoc per i comuni colpiti dai fenomeni vulcanici”.
Per l’esponente catanese della Lega il modello è la legge speciale per Venezia che “rappresenta un autorevole ed efficace precedente legislativo che definisce gli obiettivi strategici, le procedure per realizzarli e le competenze dei diversi soggetti istituzionali coinvolti”. “Chiederò a Matteo Salvini e ai parlamentari nazionali della Lega più esperti, con in testa il nostro segretario regionale Nino Minardo – conclude – di portare questo tema in cima all’agenda politica. Catania e i comuni dell’Etna hanno bisogno di uno strumento legislativo efficace per affrontare un problema che c’è e ci sarà in futuro”.

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