“Si deve tornare a scuola in presenza”

Il ministro Bianchi: "Presidi responsabili nell'organizzare". Figliuolo avvisa: "Vanno convinti a vaccinarsi i 215 mila insegnanti e operatori scolastici che mancano"

L’estate è cominciata da qualche giorno, ma il dibattito sulle modalità del ritorno a scuola è già acceso.
Sul tema è intervenuto il commissario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo: “Siamo un po’ indietro, ma abbiamo spinto molto su 70-80enni, ora dobbiamo spingere sui cinquantenni, soprattutto convincere i 215 mila insegnanti e operatori scolastici che mancano a vaccinarsi per tornare a scuola in sicurezza. Abbiamo ancora 8-9 regioni sotto l’80 per cento, in quelle bisogna cercare di fare di più, di far capire agli operatori scolastici che è importante vaccinarsi per riaprire a settembre senza troppi vincoli”.
“Io insisto nel dire che dobbiamo tornare in presenza e stiamo tutti lavorando per tornare in presenza”, ha spiegato, dal canto suo, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Il commissario Figliuolo sta lavorando a marce forzate per poter vaccinare tutti. Noi abbiamo come obiettivo la presenza e dall’altra parte il fatto che siano tutti vaccinati”, ha aggiunto ai cronisti che gli riferivano le parole di Figliuolo. “Poi abbiamo diversi ordini di scuole e i presidi sonTutti gli articolio responsabili nell’organizzare nel modo migliore, però io tengo la barra: mio obiettivo è la presenza, obiettivo di Figliuolo sono le vaccinazioni”.
Anche il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha detto la sua: “Io so che i ministri dell’Istruzione e dei Trasporti, Bianchi e Giovannini, ci stanno lavorando e io a mia volta con la Stato-Regioni sto operando per mettere in campo una sinergia con i governatori”.
“Noi cerchiamo di rendere coerente la data di inizio delle scuole in tutta Italia – ha spiegato il ministro in una intervista a Radio 24 – e credo che sia giusto usare questo tempo per aumentare i trasporti e mettere in campo le disposizioni per il distanziamento. L’obiettivo del governo è quello di garantire la scuola in presenza, su questo c’è anche un forte impegno da parte della conferenza Stato-Regioni e c’è la consapevolezza che questo è un passaggio complesso per garantire un inizio tranquillo del nuovo anno scolastico”.
 

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