“Noi artigiani fermi al palo”

Catania. Villaggio di Natale vietato, gli organizzatori: "Mercatini tutti aperti, persino nei centri commerciali"

“Avevamo cominciato a sognare con il Natale 2019, un anno dopo siamo ritornati drasticamente con i piedi per terra”. L’associazione Pulci di città, nata nel 2015 on l’obiettivo di creare eventi su strada in cui far risaltare il lavoro dei bravi artigiani locali e le loro tradizioni, mostra tutto il suo rammarico per la poca attenzione che la politica e le istituzioni hanno riservato al settore dei mercatini di strada. Dopo numerosi piccoli eventi, lo scorso anno l’associazione ha organizzato il Villaggio di Natale in piazza Università dopo aver vinto il bando “Centriamo il Natale” del Comune di Catania.
“Il Dpcm del governo Conte vieta espressamente l’installazione dei mercatini di Natale e, nonostante Comune di Catania e Regione siciliana abbiano compreso le nostre necessità, oggi solo per noi permane il divieto di organizzare eventi al di fuori dell’ordinaria attività economica”, spiega la vicepresidente dell’associazione Olga Scaglione.
“Infatti paradossalmente attività ritenute ordinarie hanno proseguito la loro attività mentre gli artigiani sono rimasti fermi. Pensi ai mercati storici, al mercatino delle pulci che si svolge agli Archi della Marina ogni domenica, ai centro commerciali che all’interno hanno la possibilità di organizzare dei veri e propri mercatini di Natale ed infine ai torronai montati a ridosso della via Etnea – sottolinea la vicepresidente di Pulci di città – Una precisazione è d’obbligo. Io sono ben felice che nei luoghi sopra citati sia possibile lavorare ma mi chiedo quale sia la logica nel vietare l’esposizione dei prodotti nelle vie del centro storico della città. Sarebbe stato per noi semplice garantire il rispetto delle norme anti-Covid”.
“La mancanza di un mercatino di Natale per gli artigiani è realmente un disastro. Molti di loro non otterranno ristori perché non hanno partita Iva. In tanti si preparano per quasi un anno, acquistando il materiale ed avviando la produzione sin dall’estate. Oggi quindi gli artigiani hanno in magazzino prodotti che non sanno dove e come vendere. Molti di loro si stanno cimentando anche con le vendite on line ma non è semplice. Internet da tante possibilità ma, siamo sinceri, il contatto umano è altra cosa. ll sorriso e lo sguardo tra artigiano e cliente sono doni impagabili che un acquisto on line non può regalare” continua Olga Scaglione.
Gli artigiani non si arrendono e sono già in moto per il dopo-Covid. “In attesa di un migliore futuro, stiamo consolidando collaborazioni con altri organizzatori su tutto il territorio nazionale e sono orgogliosa di annunciare in anteprima che sono stata proposta come responsabile Unoe (Unione Nazionale Organizzatori Eventi) per la Sicilia – conclude – Un piccolo passo per rendere la categoria più solida in previsione della ripresa, che spero non tarderà”.

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